Nuovi spazi, nuove acquisizioni e una mostra per il Collegio Venturoli di Bologna 

Cinque artisti espongono le loro opere nella restaurata galleria del Collegio Venturoli, dimostrando la capacità dell’istituzione bolognese di attirare e sostenere talenti

Da quasi due secoli, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna svolge con dedizione la nobile missione di sostegno alle giovani menti creative. Attivo dal 1825 per volontà testamentaria dell’architetto Angelo Venturoli (Medicina, 1749 – Bologna, 1821), si struttura prima come una vera e propria scuola di formazione artistica per poi, dal 1930, offrire borse di studio e atelier ad artisti under 30, attraverso rigorosi concorsi e verifiche annuali. Fin dalla sua fondazione, ha sede in un magnifico palazzo risalente alla fine del XVII secolo, elegantemente affrescato e situato nel cuore del centro storico di Bologna. Questa dimora non solo conserva l’archivio di Angelo Venturoli (il corpus integrale dei suoi disegni, i libri, la corrispondenza e la sua preziosa raccolta scientifica di marmi policromi), ma ospita anche una variegata collezione d’arte: nel corso degli anni, il patrimonio artistico si è arricchito grazie alle opere donate dai borsisti al termine delle loro residenze artistiche, un patrimonio che oggi conta circa 300 pezzi. 

La mostra al Collegio Venturoli di Bologna 

La recente inaugurazione della mostra NEW SPACES | NEW ENTRIES, presso i rinnovati locali di Via Centotrecento segna un capitolo significativo nella storia della Fondazione. La collettiva mette in luce le opere di Barbara Baroncini, Irene Fenara, Giacomo Gresleri, Simona Paladino e Davide Trabucco, giovani artisti e artiste (e un architetto) che hanno contribuito all’arricchimento della collezione del Collegio, grazie a una residenza lunga dieci anni in qualità di borsisti nelle antiche sale del Collegio. 
Questa mostra è anche l’occasione per presentare nuove acquisizioni di notevole rilevanza.  Barbara Baroncini (Bologna, 1989) ha contribuito con una documentazione fotografica dell’opera Contare sulle persone, un’installazione interattiva in cui il pubblico assume un ruolo attivo nella creazione dell’opera stessa. Il giovane architetto Giacomo Gresleri (Bologna, 1991) ha focalizzato la sua attenzione su Villa Ghisilieri, un esempio emblematico di patrimonio culturale trascurato, allo scopo di offrire una visione completa del suo significato storico. 

Gli artisti in mostra al Collegio Venturoli 

Irene Fenara (Bologna, 1990) ha donato l’opera Supervision, un’indagine sulla percezione visiva basata sulle telecamere di sorveglianza, strumenti noti per offrire spesso immagini offuscate da errori e disturbi. Il lavoro di Simona Paladino (Medicina, 1987), Senza titolo, è una raccolta di ricerche grafiche su carta che esplorano il concetto di punto come elemento fondamentale, trasformando la bidimensionalità in sottili sculture attraverso varie tecniche. Infine, il progetto Confórmi di Davide Trabucco (Bologna, 1987) è un’indagine sull’iconografia e la ricorsività di forme e strutture compositive, attraverso il montaggio di immagini che generano nuove prospettive e interpretazioni. 
L’esposizione comprende anche un tributo all’architetto Angelo Venturoli, attraverso le opere degli allievi architetti del Collegio: Enrico Brunetti Rodati, Raffaele Faccioli e Alfonso Modenesi. 

Il restauro della galleria del Collegio Venturoli 

L’esposizione trova la sua cornice nella nuova galleria, precedentemente adibita a gipsoteca, ora spostata in una sala adiacente. Questo restauro è stato concepito da Nicola Melinelli (Perugia, 1988), artista contemporaneo che per l’occasione ha progettato gli spazi interni ed esterni del collegio, con l’obiettivo di coniugare sapientemente l’antico e il contemporaneo, preservando al contempo la storia del Collegio. Il giardino interno è stato quindi trasformato in uno spazio unico, dove piante nobili si intrecciano con varietà selvatiche, creando una straordinaria biodiversità

Valentina Rossi 

https://www.fondazionecollegioventuroli.org/ 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Rossi

Valentina Rossi

Valentina Rossi è dottore di ricerca all’Università di Parma, storica dell’arte e curatrice. Assegnista di ricerca nel 2020-2021 e borsista di ricerca nel 2022, è laureata al DAMS di Bologna e negli anni ha collaborato con varie istituzioni museali per…

Scopri di più