Meraviglie e fragilità del Mediterraneo in mostra a Milano

All’Acquario Civico di Milano venti artisti contemporanei raccontano le molte sfaccettature del Mar Mediterraneo. Fra attualità e ricordi

Il filosofo tedesco Ernst Jünger lo definiva “una grande patria, una dimora antica”: il Mar Mediterraneo ha da sempre affascinato pensatori, poeti, scrittori e artisti. All’Acquario Civico di Milano, che porta avanti un programma espositivo dedicato ai rapporti fra l’arte e il mondo acquatico, il Mare nostrum è protagonista della mostra Magnifico e fragile. Il Mediterraneo, la collettiva di venti artisti contemporanei a cura di Aldo Premoli.

Francesco Bellina, On a gagnè, 2019. Fotografia fineart, cm 50x70

Francesco Bellina, On a gagnè, 2019. Fotografia fineart, cm 50×70

LA MOSTRA SUL MEDITERRANEO A MILANO

Teatro di guerre, commerci, naufragi e crociere di lusso, il Mar Mediterraneo è forse lo specchio d’acqua dalla storia più stratificata al mondo. Le sue caratteristiche – è un mare temperato e tendenzialmente navigabile – hanno fatto sì che le culture del suo bacino potessero prosperare e progredire grazie alle ampie possibilità di scambi e commerci.
Attraverso linguaggi pittorici, scultorei, fotografici e performativi, gli artisti in mostra si interrogano sul ruolo del Mediterraneo come attore sociale. Si comincia affrontando l’attualissimo tema migratorio: gli scatti di Francesco Bellina, le sculture di Filippo La Vaccara e il Naufragio dipinto da Francesco De Grandi raccontano le storie di speranza e disperazione di chi è pronto a lasciare ogni cosa per cercare un futuro migliore.

Alice Valenti, Bagnanti con busta, 2021, acrilico su tela, 50x100

Alice Valenti, Bagnanti con busta, 2021, acrilico su tela, 50×100

GLI ARTISTI IN MOSTRA ALL’ACQUARIO CIVICO

Il Mediterraneo, poi, viene interpretato alla luce delle conseguenze che l’Antropocene ha avuto su di esso: opere come le Bagnanti con busta di Alice Valenti o le fotografie subacquee di Loredana Iurianello riflettono sull’impatto dell’inquinamento sulle nostre spiagge e sulla biodiversità marina, fino a intrecciarsi con la mitologia nel dipinto di Fulvio Di Piazza, in cui un leviatano costituito da rifiuti emerge dalle acque.
Infine, una selezione di opere dalle sfumature nostalgiche: i lavori di artisti come Francesco Lauretta, Rossana Taormina e Ilaria Rosselli Del Turco portano nella dimensione del ricordo, tra costumi da bagno e castelli di sabbia. Immagini che fanno riferimento alle esperienze di ciascuno di noi, ma che dialogano anche con la storia del nostro Paese, con il boom del turismo balneare e la nascita del concetto stesso di “vacanze al mare”.

Alberto Villa

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Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di critica e curatela d'arte contemporanea. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di Josef Albers e attualmente frequenta…

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