Imparare è un’illusione. La mostra di Enej Gala a Venezia

Siamo da sempre abituati a considerare l’apprendimento la base della nostra esistenza. E se non fosse così? Trae spunto da questa ipotesi provocatoria la mostra di Enej Gala alla galleria A plus A di Venezia

Dal momento in cui un essere umano inizia a muovere i propri passi nel mondo, l’apprendimento è uno degli obiettivi connaturati alla sua esistenza. Imparare a leggere, scrivere, a non incappare in errori clamorosi, imparare a distinguere, imparare a scegliere, il meglio, se possibile. Ma cosa succede se l’assunto di partenza viene capovolto nel presupposto che non si imparerà mai? Questo provocatorio punto di vista dà linfa alla mostra di Enej Gala (Ljubljana, 1990) alla galleria A plus A di Venezia, intitolata non a caso Nevereverevereverevereverever learn, frutto di due anni di lavoro dell’artista fra il suo studio sloveno e Londra, città in cui frequenta la Royal Academy of Arts.

Enej Gala, Round table (detail), 2021. Acrylic and oil on mixed media, 170 x 110 x 110 cm. Photo Clelia Cadamuro

Enej Gala, Round table (detail), 2021. Acrylic and oil on mixed media, 170 x 110 x 110 cm. Photo Clelia Cadamuro

LA MOSTRA DI ENEJ GALA A VENEZIA

Non imparare significa necessariamente smettere di farlo? Oppure diventa una spinta a non arrendersi e a continuare a provare? Le opere di Gala sembrano rafforzare la seconda ipotesi. Al pari di un abile burattinaio, dal quale prende in prestito gli strumenti concettuali e fisici, l’artista orchestra installazioni scultoree semoventi come Round table, che scardina l’idea di condivisione suggerita dalla rotondità del tavolo trasformando quest’ultimo in una sorta di teatro organico, dove l’apparente leggerezza di una cromia rosa shocking cela ruote dentate, rigurgiti di mandibole, meccanismi senza uscita ma carichi di senso. Nel video Minosaur, il teatro fintamente pop di Round table diventa scenario della corsa incessante di una marionetta-minotauro, prigioniera di movimenti forsennati ma privi di utilità, se non quella, temeraria, di confidare nella mossa successiva.

Enej Gala, Entry exam (exploded Muppets), 2022. Black stoneware, ashes. Photo Clelia Cadamuro

Enej Gala, Entry exam (exploded Muppets), 2022. Black stoneware, ashes. Photo Clelia Cadamuro

LE OPERE DI ENEJ GALA ALLA GALLERIA A PLUS A

L’ironia – tagliente e a tratti glaciale – pare essere la chiave di volta di un’architettura pericolosamente in bilico sull’orlo di una strage: le marionette in pasta di legno che penzolano dal soffitto nell’opera Holders (dis)articolano gambe e braccia in pose ambigue, tra una gioiosa libertà e una violenta disperazione, proprio come le figure gemelle di Off the wrong foot, che condividono l’una la gamba dell’altra e dunque non possono camminare, ma non per questo smettono di esistere. E ancora: Wheelbarrow, la carriola in pelliccia sintetica sospesa a mezz’aria e privata della sua funzione, è un inno all’ecologia o una condanna all’inquinamento inconsapevole? E il semicerchio di piccole sculture che raffigurano dodici Muppets in Entry exam (exploded Mup-pets) è un invito a non smettere di inseguire il successo anche se questo porta all’esplosione – destino a cui erano condannati i pupazzi nei primi episodi della serie?
La risposta, per Gala, pare essere racchiusa nella capacità umana di non smettere di tentare, anche di fronte a limiti invalicabili. Una risposta – e un monito – validi anche per gli artisti: abbandonare la certezza del linguaggio più affine – nel caso di Gala la pittura – e avventurarsi sul terreno impervio di un ipotetico, ma non scontato, fallimento. Del resto, il martello chiodato che fa il vuoto attorno a sé in una selva di altri chiodi nell’opera Strike è un palese ammonimento a non dare nulla per certo, nemmeno la pittura.

Arianna Testino

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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