La fetta a Bagnolo Piemonte. L’artista Hilario Isola progetta una formaggeria

L’artista torinese riflette da tempo sull’arte ambientale e sulle dinamiche del paesaggio agricolo. Nella campagna cuneese ha realizzato una bottega d’autore per uno storico caseificio votato alla qualità della produzione

Bagnolo Piemonte è un paese di seimila anime, in provincia di Cuneo, dedito all’agricoltura e alla frutticoltura. Anche se a dire il vero la sua storia è stata influenzata principalmente dall’estrazione della pietra locale, utilizzata per le abitazioni più antiche, ma anche nei progetti più recenti, ancora oggi oggetto di una fiorente attività manifatturiera e artigianale. Si arriva qui per ammirare il Castello medievale di Malingri e l’interessante esempio di architettura religiosa moderna condensata alla fine degli Anni Novanta nella ristrutturazione dell’antico centro monastico di Pra d’Mill (il prato dei mulini), nella natura della valle Infernotto, ora sede di una comunità cistercense.

La Fetta, progetto Hilario Isola

La Fetta, progetto Hilario Isola

FIT MILK E IL VALORE DEL LATTE DA ERBA

Ma dal 2021, un’altra struttura singolare attira l’attenzione di chi si trovi a passare da queste parti: La fetta è il nome della bottega di formaggi progettata dall’artista Hilario Isola (con SCEG Architetti e lo studio di grafica Elyron) accanto al caseificio della società agricola Fit Milk, che vanta oltre novant’anni d’esperienza alle spalle, e oggi è gestita da Fabrizio e Valentina Turina all’insegna di un’innovazione produttiva finalizzata alla realizzazione di formaggi dall’alto valore nutritivo. Carlo del Clat e Montoso sono i prodotti di punta dell’azienda artigianale, che lavora latte da erba ad alto contenuto di proteine e povero in grassi saturi, venduto in bottiglia con l’etichetta Fit Milk, come gli altri prodotti freschi da acquistare o degustare in loco, dagli yogurt da bere a primosale e ricotta, agli skyr, a dessert al cucchiaio e barrette energetiche con burro chiarificato (senza dimenticare il gelato nella bella stagione).

La Fetta, progetto Hilario Isola

La Fetta, progetto Hilario Isola

HILARIO ISOLA E LA RIFLESSIONE SULLA CAMPAGNA

Un approccio così moderno all’attività casearia, comunque legata alla tradizione del territorio, ha intercettato l’interesse di Hilario Isola (Torino, 1976), che da tempo riflette sul concetto di arte ambientale, nel progettare opere di scultura e architettura in grado di interpretare il paesaggio (e mimetizzarsi in esso: vedi Atelier del Camouflage nelle Langhe). L’artista torinese, infatti, non è nuovo a collaborazioni e confronti con apicoltori, produttori di formaggi e vini (lui stesso ha avviato una micro produzione vinicola, mentre il suo studio è ricavato in un antico mulino ad acqua restaurato). E l’ultima mostra presentata in città da Guido Costa Projects (Rurale, chiusa lo scorso aprile, esposizione temporanea di un lavoro a lungo termine, arrivato di recente anche a Roma, alla Galleria Valentina Bonomo) conferma l’urgenza di raccontare il panorama agricolo: nel caso specifico, i lati oscuri dell’accelerazione ipertecnologica, per suggerire soluzioni diverse per il futuro.

La Fetta, progetto Hilario Isola

La Fetta, progetto Hilario Isola

LA FETTA. UNA BOTTEGA D’ARTISTA

Nel progettare il punto vendita del caseificio di Bagnolo, Isola ha lavorato con materiali locali e di riuso, come i vecchi assi di stagionatura in legno (che rivestono pareti, diventano mensole, bancone, scala che conduce al piano superiore del negozio) accostati a lastre in acciaio inox. All’esterno, l’elemento distintivo della struttura è un “totem”, anch’esso frutto dell’alternanza tra assi e lastre, che stilizza una fetta di formaggio, indicando da lontano l’ingresso dell’attività. Entrando, al pian terreno, grandi vetrate mettono in comunicazione lo spazio di vendita con il laboratorio di produzione e la cella di stagionatura, quasi fosse un quadro in esposizione alle spalle del bancone. Al primo piano c’è lo spazio espositivo e didattico immaginato da Elyron, che ha “costruito” una libreria occupata da forme di tome in legno: su ognuna si leggono informazioni e curiosità che invitano ad approfondire la storia dell’azienda e dell’attività casearia.

– Livia Montagnoli

https://fit-milk.com/

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