Art Basel 2022. I 10 migliori stand in fiera a Basilea secondo noi

Una edizione spiccatamente commerciale della fiera svizzera, ma in fondo è giusto così. Tra noia, coazione a ripetere e 30 franchi per un piatto di verdure, le vendite piuttosto soddisfacenti anestetizzano la necessità di cambiamento di un settore

Prezzi inquietanti su ogni fronte, uno spirito di accoglienza discutibile, un’atmosfera tutt’altro che da grande evento culturale (Biennale o Salone sono ricordi lontanissimi) e ogni tanto anche i trasporti hanno fatto le bizze. Capito perché i boss di Art Basel sono andati ad aprire fiere gemelle fino a Miami Beach e ora anche a Parigi? Perché loro per primi si erano annoiati qui…!
Facezie a parte, il mood di Art Basel 2022 – di ritorno nelle date di giugno dopo tre anni – è quel che è: tra l’altro tentativi di innovare il format, rispondere ad un mondo che cambia e che ha vissuto stravolgimenti, osservare nuovi fenomeni… sono pari a zero. Tutto come prima: rewind al diciannove.
Diverso discorso per la parte economica, finanziaria, pecuniaria, lì lo scenario continua ad essere soddisfacente a quanto pare. “La voglia di spendere e comprare è enorme” ci raccontano i galleristi e le cose, aggiungono, “sono in netto miglioramento anche rispetto allo scorso settembre quando i segnali erano allarmanti”. Il riferimento è all’edizione che la fiera ha raffazzonato lo scorso settembre 2021 per recuperare quelle saltate durante i picchi dell’emergenza pandemica.
Ora si riprende e si riprende alla grande anche se mancano acquirenti di molte parti del mondo e i venti di guerra aiutano fino ad un certo punto. E i crolli di borsa degli ultimi giorni? Paradossalmente possono essere anche di supporto all’attività dei grandi mercanti che si sono dati appuntamento a Basel: più i mercati dei titoli sono ballerini, più i beni rifugio come arte, oro e immobiliare si irrobustiscono. E così pare essere in questi giorni in una fiera che propone stand ad altissimo tasso di display commerciali. Nella nostra lista dei “migliori” abbiamo fatto fatica a trovare qualcosa di particolare, curioso, diverso e coraggioso. Almeno nella sezione principale di Art Basel. Diverso il discorso nelle sezioni più piccole dedicate alle gallerie più di ricerca o ai progetti di mini-mostre personali dove le chicche non sono rare. E ovviamente, come vi abbiamo detto già, assai diverso è lo scenario della magniloquente sezione Unlimited.
Siamo riusciti tuttavia a tirar fuori un percorso attraverso 11 stand da non perdere. Eccoli di seguito.

CARLIER GEBAUER

Art Basel 2022 Carlier Gebauer

Art Basel 2022 Carlier Gebauer

Piante, vasi, fontane (di Laure Prouvost), arazzi a tema bucolico (sempre di Prouvost), foglie in poliuretano (di Asta Gröting) contribuiscono a creare un ambiente calmo, rilassato, naturale. In una zona un poco caotica della fiera.

ZERO…

Art Basel 2022 ZERO...

Art Basel 2022 ZERO…

Ai lati sulle pareti i nuovi lavori di Massimo Grimaldi presentati su iPad e visti qualche tempo fa a Milano. In fondo le tele cucite di Alex Ayed, di fuori uno dei display di Riccardo Benassi e due piccolissimi quadri di Chiara Enzo autentica rivelazione alla Biennale. E ancora a destra Irene Fenara e Micol Assaël, ma soprattutto al centro otto sculturine di Enzo Cucchi dedicate a particolari delle fontane di Roma allestite su quattro plinti messi a rombo. Molto bene.

RAFFAELLA CORTESE

Art Basel 2022 Raffaella Cortese

Art Basel 2022 Raffaella Cortese

Uno stand dal buon impatto grazie ad un’opera a tutta parete di Monica Bonvicini che rilancia anche l’importante mostra ancora in corso in galleria a Milano. Un gigantesco cow boy circondato poi tra gli altri, sulle ulteriori pareti disponibili, da opere di Yael Bartana, Anna Maria Maiolino e Martha Rosler

BORTOLAMI

Art Basel 2022 Bortolami

Art Basel 2022 Bortolami

Grande pulizia e respiro nello spazio della galleria newyorkese. Una scultura in legno di Tom Burr sul pavimento, sulla parete un lavoro nuovo color cenere di Claudio Parmiggiani e al centro specchi colorati e specchianti di Daniel Buren che fanno da richiamo e da punto di riferimento per chi transita in questo corridoio.

MATTHEW MARKS

Art Basel 2022 Matthew Marks

Art Basel 2022 Matthew Marks

Gary Hume, Robert Gober, Katharina Fritsch, Ellsworth Kelly, Simone Leigh. Lo stand di Matthew Marks è un catalogo di nomi strepitosi dell’arte delle ultime decadi. Ma è l’allestimento a colpire grazie ai colori delle pareti, del pavimento, alla scelta di opere tutte più o meno delle medesime dimensioni. Un certo qual senso di perfezione…

HAUSER&WIRTH

Hauser and Wirth Art Basel 2022

Hauser and Wirth Art Basel 2022

Come potevamo non inserire questo stand che è facilmente diventato il più famoso della fiera grazie alla mega vendita (o era già venduto?) del ragno di Louise Bourgeois in cambio di 40 milioni di dollari? Non c’è solo Bourgeois però negli spazi di Hauser&Wirth. Anzi le affilate zampe della scultura inquadrano e definiscono le opere di Lorna Simpson, George Condo, Philippe Guston e altre blue chip…

KARSTEN GREVE

Art Basel 2022 Karsten Greve

Art Basel 2022 Karsten Greve

Pieno di spunti lo stand del mercante d’arte tedesco Karsten Greve. Ma quello che colpisce sono i tanti crocifissi di Lucio Fontana sparsi qua e là nella loro ceramica scintillante. Magici specie quando sono collocati – come effettivamente sono collocati – a fianco ai disegni di Cy Twombly. La cosa vale il viaggio in quest’angolino della fiera!

GUIDO BAUDACH

Art Basel 2022 Guido Budach

Art Basel 2022 Guido Budach

Vero stand-chicca questo della galleria di Berlino. Susanne Kennedy e Markus Selg rimettono in scena nel rinnovato Teatro di Basilea l’opera “Einstein on the Beach” di Philip Glass e Bob Wilson. E un pezzo della scenografia te la ritrovi qui. Attorno alla quale sono allestite, appese, appoggiate le opere degli artisti della galleria.

LAVERONICA

Art Basel 2022 Laveronica

Art Basel 2022 Laveronica

Un piccolo teatrino portatile, una serie di puppets realizzati ad hoc, della musica a sotto fondo e appuntamento ogni giorno alle 12 o alle 17 per una rappresentazione. Con tanto di sedie per il pubblico. La galleria siciliana di ha catturato il pubblico di basilea con le storie raccontate per mezzo delle marionette dalla peruviana Daniela Ortiz. Un modo accessibile, coinvolgente e diretto per parlare del colonialismo europeo.

VITAMIN

Art Basel 2022 Vitamin

Art Basel 2022 Vitamin

Una mostra personale. Per di più ben allestita, suggestiva, capace di catturare l’attenzione di chi transita qui velocemente di fronte allo stand di questa galleria giapponese. Il nome è di tutto riguardo: Danh Vo, le opere sono sculture, oggetti e poi una architettura in legno per appendere alcuni dei famosi quadri-foto di Vo che ritraggono le piante del suo giardino. Una delle non poche proposte che quest’anno riguardano a vario spettro la natura.

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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