Quando il segno grafico diventa scultura. Roberto Piloni in mostra a Roma

La scultura di Roberto Piloni è in mostra a Roma, presso l’associazione culturale Blocco 13. In dialogo con la pittura nel solco della materia

Riapre la stagione espositiva di Blocco 13, spazio espositivo indipendente fondato alla Garbatella dal giornalista Carlo Alberto Bucci insieme a un gruppo di tredici artisti. Tra questi c’è Roberto Piloni (Roma, 1966), protagonista della mostra nella sezione Focus intitolata Aggetto Continuo, in corso fino al 30 marzo 2022.

Roberto Piloni. Aggetto Continuo. Exhibition view at Blocco 13, Roma 2022

Roberto Piloni. Aggetto Continuo. Exhibition view at Blocco 13, Roma 2022

LA MOSTRA DI ROBERTO PILONI A ROMA

Docente di Grafica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti, Piloni porta il segno dell’incisore nella condizione tridimensionale, andando a recuperare elementi della natura e forzandoli all’intero di un ordine mentale e spaziale che è tutto dell’autore. La pittura si fa scultura senza troppo sforzo nei tre lavori in mostraIspido, Luminarie e Assembramento piccolo piccolo ‒, che sembrano fuoriuscire dalle pareti, aggettando per l’appunto, con forte dinamismo. Oggetti trovati, con fare bricoleur, fanno il verso ai manuali di istruzione di montaggio e creano nuove architetture. Il gioco tra luci e ombre fa il resto e naturalmente al visitatore spetta il compito di chiudere il cerchio.

Roberto Piloni. Aggetto Continuo. Exhibition view at Blocco 13, Roma 2022

Roberto Piloni. Aggetto Continuo. Exhibition view at Blocco 13, Roma 2022

LE PAROLE DEL CURATORE CARLO ALBERTO BUCCI

Roberto Piloni fa quadrato ‒ e non soltanto nella forma geometrica”, scrive Bucci, curatore della mostra, “intorno alle piccole, poche cose del suo mondo essenziale, del modo sintetico e ludico che ha di avvicinarsi alle neoavanguardie del Minimalismo e dell’Arte povera, per reinventarle attraverso legnetti storti, residui di plastica, cartoncini piegati. In questa occasione, non ci sono tuttavia teche a contenere linee, oggetti, cose. I volumi si espandono all’intorno ‒ e sta all’occhio dello spettatore ricucire, se necessario, l’ordito tirando le linee immaginarie del cardo e del decumano di partenza –, liberi di conquistare lo spazio. E di ridisegnarlo”.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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