Dispositivi poetici di arte cinetica. Virgilio Villoresi al Cinematica Festival di Ancona

Quattro opere cinetiche che giocano con gli effetti ottici e una rassegna di video di uno dei più grandi animatori italiani, Virgilio Villoresi, per il Cinematica Festival di Ancona, che non rinuncia alle sue fantasmagorie.

Come un bambino d’altri tempi, Virgilio Villoresi (Fiesole, 1979; vive a Milano) gioca con le immagini in movimento creando macchine cinetiche dalle scatole dei biscotti, affascinato dalla magia della scienza ottica. La Pinacoteca di Ancona riapre al pubblico inaugurando un nuovo spazio espositivo con quattro sculture in movimento di uno degli artisti più importanti dell’animazione, dallo stile inconfondibile anche quando sperimenta tecniche diverse, invitato dal Cinematica Festival diretto da Simona Lisi. Fermato ai nastri di partenza dal Covid-19, il festival dell’immagine in movimento ha recuperato in parte sia online che in presenza il suo programma.
Villoresi, collezionista ossessivo di vecchi oggetti e giocattoli da mercatino, spesso usati come macchine sceniche dei suoi video, crea immagini fantasmagoriche e poetiche che raccontano un po’ di sé e ‒ come scrive Bruno Di Marino, curatore della mostra ‒ come un demiurgo infonde vita agli oggetti inanimati, ispirandosi ai tanti dispositivi antenati della storia del cinema.

Annalisa Filonzi

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Annalisa Filonzi

Annalisa Filonzi

Laurea in Lettere classiche a Bologna, torno nelle Marche dove mi occupo di comunicazione ed entro in contatto con il mondo dell'arte contemporanea, all'inizio come operatrice didattica e poi come assistente alla cura di numerose mostre per enti pubblici e…

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