David Zwirner condivide il suo spazio di vendita online con le gallerie emergenti di New York

Il celebre gallerista tedesco con avamposti in tutto il mondo cede gratuitamente alle gallerie emergenti la sua Viewing Online Room, spazio digitale che consente di vendere le opere sul web. Un modo per contrastare la crisi causata dal lockdown da Coronavirus

Come vi raccontiamo spesso, in queste settimane musei, gallerie e persino fiere e biennali si stanno affidando al web per portare avanti i propri programmi, un modo per colmare i gravi deficit causati dal lockdown da Coronavirus e per tenere sempre viva l’attenzione di pubblico, visitatori, collezionisti e acquirenti. Nonostante questi sforzi, molti appuntamenti fieristici internazionali sono stati annullati, togliendo così alle gallerie (e di conseguenza anche agli artisti) ogni possibilità di introito. Ecco che le Viewing Online Rooms che in questo periodo vanno tanto di moda si stanno rivelando un’ancora di salvezza per tutti quei galleristi che ne dispongono: tra tutti, il celebre e lungimirante art dealer e galleristar tedesco David Zwirner che nel 2017, in tempi ancora non sospetti, lanciava sul proprio sito web una “sala di osservazione”, piattaforma online che consente ai collezionisti di visionare e acquistare le opere d’arte. Uno strumento importantissimo per David Zwirner, che anche in questi giorni può così continuare la sua attività commerciale nonostante le porte delle sue numerose gallerie siano chiuse al pubblico; così importante che il mercante ha deciso di condividere la sua galleria virtuale con 12 giovani gallerie newyorchesi, dando così vita al progetto Platform.

David Zwirner. 25 Years. Installation view at David Zwirner, New York 2018. Courtesy David Zwirner, New York London Hong Kong

David Zwirner. 25 Years. Installation view at David Zwirner, New York 2018. Courtesy David Zwirner, New York London Hong Kong

IL PROGETTO PLATFORM DI DAVID ZWIRNER

Come riporta il New York Times, Platform è nato dalle conversazioni tra i direttori delle gallerie sulle sfide che devono affrontare in questo momento, portandoli a spostare le loro operazioni commerciali sul web. Ma non tutte le gallerie, soprattutto quelle piccole ed emergenti, hanno la possibilità di pagare uno sviluppatore per costruire una sala di visualizzazione online su misura, e nel giro di pochi giorni. Un problema non da poco e per cui David Zwirner ha deciso di intervenire, aprendo le porte della sua piattaforma digitale a dodici piccole gallerie di New York. L’iniziativa, che inaugura il 3 aprile, si intitola Platform e sarà attiva per un mese: “è stata una situazione difficile per tutti, ma tutto sommato la nostra galleria è stata fortunata: siamo stati in grado di spostare rapidamente le nostre mostre online, dal momento che abbiamo già creato uno spazio digitale”, ha dichiarato ad artnet news Thor Shannon, direttore della David Zwirner. “Riconoscendo che non tutte le gallerie si trovano nella stessa posizione, ci siamo resi conto che qualcosa che potevamo offrire concretamente era l’infrastruttura digitale di cui già disponiamo”.

PLATFORM DI DAVID ZWIRNER: DA NEW YORK A LONDRA CON UN CLICK

Le gallerie newyorchesi partecipanti a Platform (47 Canal, Bridget Donahue, Bureau, Company, David Lewis, Elijah Wheat Showroom, Essex Street, James Fuentes, JTT, Magenta Plains, Ramiken e Queer Thoughts) gestiranno direttamente le richieste e le vendite. Per partecipare a Platform, Zwirner non chiede fee di partecipazione e non prende commissioni sulle opere vendute. Ma l’iniziativa non si ferma qui. Dopo la prima edizione newyorchese, nelle prossime settimane David Zwirner annuncerà le future edizioni di Platform. La prossima Viewing Online Room, prevista ad aprile, vedrà protagoniste le gallerie londinesi.

– Desirée Maida

www.davidzwirner.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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