Lines, Forms, Volumes sintetizzano il principio primo dell’arte di Sol LeWitt (Hartford, 1928 – New York, 2007), introducendo un’esposizione unica nel suo genere per la città partenopea.
Napoli celebra la prima apparizione dell’artista negli spazi della Galleria Alfonso Artiaco nel 1989, aprendo le sale alla possibilità di misurarsi con un percorso artistico, multiforme per tipologie di opere e tecniche esecutive, lungo quasi quarant’anni.
I disegni dimostrano la grande speculazione di LeWitt intorno alla linea e alla giustapposizione del tratto, e i contributi fotografici evidenziano l’estrema forza immersiva della dimensione architettonica. LeWitt rincorre la replicabilità, esalta la trasformazione potenzialmente infinita; l’impianto urbanistico è destinato a sfociare nella creazione di spazi illusori dettati dalla costruzione isometrica e in guazzi fortemente materici.
Le geometrie dei Wall Drawings si integrano nello spazio caricandolo di un nuovo significato che trascende la specificità dell’ambiente. Opere parietali, confezionate da Nicolai Angelov e Andrew Colbert dello studio LeWitt, si spiegano alternando l’impronta marcata dell’inchiostro alla morbidezza della matita.
In Wall Drawing #1146 B Sphere lit from left, 2005, summa e apice dell’excursus espositivo, si inseguono e susseguono linee più o meno fitte che permeano di una musicalità vibrante la forma circolare. Spazio perfetto e luogo di confort per eccellenza di un artista compositore di spazi.
‒ Davide Merlo