Gli oggetti e la memoria. Una mostra a Bassano

Torre delle Grazie, Bassano del Grappa – fino al 21 luglio 2019. La mostra bipersonale di Verónica Vázquez e Marco Maria Zanin crea un ponte tra passato e presente.

Uno degli aspetti su cui si fonda il dialogo espositivo nella Torre delle Grazie di Bassano del Grappa tra l’artista uruguagia Verónica Vázquez (Trienta Y Tres, 1970) e l’italiano Marco Maria Zanin (Padova, 1983) è la capacità di utilizzare e risignificare una serie di oggetti che appaiono come “simulacri” di memorie incarnate nella loro materia. In tal senso, entrambe le ricerche sono sospese tra passato e presente, dove la rilettura di alcuni elementi del primo è una potente chiave di comprensione del secondo attraverso gli aspetti culturali che sono impressi negli elementi materiali. Il titolo della mostra, Le opere e i giorni, è ispirato dall’omonimo poema dell’Antica Grecia scritto da Esiodo, che già conteneva una critica agli uomini del suo tempo rispetto a quelli del passato, indicando nel lavoro quotidiano di tutti i giorni una via di miglioramento.

Le Opere e i Giorni. Installation view at Torre delle Grazie, Bassano del Grappa 2019

Le Opere e i Giorni. Installation view at Torre delle Grazie, Bassano del Grappa 2019

LE OPERE

Le sculture di Verónica Vázquez sono assemblaggi fatti di materie preesistenti (legni, metalli, carta) che perdono la loro funzionalità e divengono portatori di istanze profonde legate alla cultura sociale e civile del suo Paese, e che allo stesso tempo appaiono come manufatti universali carichi di energia che sembrano preludere a nuovi mutazioni della forma. Le fotografie di Marco Maria Zanin alternano scatti di natura documentaria realizzati in zone rurali del Veneto a immagini che sono sapienti costruzioni di valore allegorico: gli oggetti contadini ritratti assumono un significato “altro” impregnato di una sacralità laica e archetipica che vuole evocare l’iconografia delle civiltà extraeuropee tanto amata nel modernismo.

GLI OBIETTIVI

La mostra, promossa da Marignana Arte in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery, è un invito a ripensare il nostro modo di agire all’interno di una società come la attuale, dominata dalla cultura digitale e che rende tutto frenetico e immateriale, attraverso una temporalità diversa che sappia valorizzare le memorie comunitarie e le istanze identitarie.

– Carlo Sala

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Carlo Sala

Carlo Sala

Carlo Sala (Treviso, 1984), critico d'arte, curatore e docente al Master in Photography dell'Università IUAV di Venezia. È membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri Onlus per cui si occupa della curatela scientifica del Premio Francesco Fabbri per le…

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