Tra scienza e magia. Carsten Höller a Milano

Galleria Massimo De Carlo, Milano ‒ fino al 12 gennaio 2019. Lo spazio del dubbio occupa la personale di Carsten Höller a Milano, che segna il ritorno dell’artista negli ambienti della galleria Massimo De Carlo.

La logica e il mistero coesistono in Mushroom Mathematics, la nuova personale di Carsten Höller (Bruxelles, 1961) proposta dalla Massimo De Carlo a Milano, galleria con cui l’artista collabora fin dagli Anni Novanta.
Il fungo è, nell’immaginario collettivo, un elemento equivoco: può alterare le nostre percezioni psicosensoriali o farci crescere a dismisura come nelle fiabe, può essere succulento se mangiato in un risotto oppure può essere letale. Partendo dal “mush-room”, le opere suggeriscono il concetto di “room for doubt”, idiomaticamente lo spazio per il dubbio.
Il dubbio presuppone una apertura, la stessa che ritroviamo nei Division Paintings, quadri che, attraverso una ripartizione matematica, riproducono l’infinito. I Giant Triple Mushrooms, come un esercito di fantasiosi mutanti creati in laboratorio, seguono lo stesso principio potenzialmente infinito di suddivisione. L’artista, altresì dottore in scienze dell’agricoltura all’università di Kiel, fa combaciare parti che apparentemente non si incastrano, trasformandole in un intero.

Martina Massimilla

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Evento correlato
Nome eventoCarsten Höller - Mushroom mathematics
Vernissage15/11/2018 ore 19
Duratadal 15/11/2018 al 12/01/2019
AutoreCarsten Höller
Generiarte contemporanea, personale
Spazio espositivoMASSIMO DE CARLO
IndirizzoPiazza Belgioioso 2, 20121 - Milano - Lombardia
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Martina Massimilla
Martina Massimilla è un’archivista e critica d’arte. Frequenta l’Università degli Studi di Firenze laureandosi in Lettere Moderne (laurea triennale) e poi in Scienze Archivistiche e Biblioteconomiche (laurea magistrale) con una tesi sullo storico lucchese Guglielmo Lera. Iscritta nell’Elenco dei professionisti della Provincia di Lucca nella categoria “Archivisti e catalogatori dei beni librari e documentari e conservatori dei beni culturali”, svolge le sue prime esperienze professionali presso l’Archivio di Stato di Lucca e poi presso il Gabinetto Vieusseux (Palazzo Strozzi, Firenze). Continua il suo percorso professionale specializzandosi negli archivi di moda, partecipando alla digitalizzazione dell’Archivio Gucci presso l’omonimo museo in Piazza della Signoria a Firenze, per poi spostarsi a Roma, lavorando presso l’Archivio Valentino, dove si è occupata della digitalizzazione e metadatazione della rassegna stampa. Ha conseguito un Master in Curatorial Management presso l’Istituto Marangoni di Firenze e dal 2016 è contributing author per Artribune.