Tra i miti e il quotidiano. Francesco Diotallevi a Parma

Bag Gallery, Parma – fino al 9 luglio 2017. Cosa ci fa Apollo Creed con una Dafne bruttina? E un triste Polifemo con un frullatore? La galleria parmigiana si anima degli strampalati personaggi, e degli inciampi più o meno gravi ai quali la vita quotidiana li sottopone, di Francesco Diotallevi.

Dissacrante, satirico, irriverente. Francesco Diotallevi (Senigallia, 1971) ha scelto, dopo aver praticato la pittura informale e concettuale, uno stile che trae linfa sia dall’illustrazione –l’artista è un grande fan di Bonvi e Jacovitti – sia dalle strategie pubblicitarie. Nelle sue tele spicca l’intrigante contrasto tra i contenuti talvolta trash o violenti e i vivaci colori le cui campiture, delimitate da spesse linee nere, conferiscono alle rappresentazioni un’atmosfera giocosa e divertente. “Sono opere irresistibili, caramelle gommose a forma d’orsacchiotti di mille colori“, scrive il curatore Domenico Russo, ma quelle immagini accattivanti, a ben guardarle, rivelano le piccole e grandi tragedie dell’uomo alle prese con la sua esistenza nel mondo di tutti i giorni, in cui si trova a combattere una tragicomica battaglia con il trapano impazzito, il WC otturato, gli sventurati animaletti che attraversano la strada di notte.

Marta Santacatterina

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Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte, collabora con varie testate dei settori arte e food, ricoprendo anche mansioni di caporedattrice. Scrive per “Artribune” fin dalla prima uscita della rivista, nel 2011. Lavora tanto, troppo, eppure trova sempre…

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