Flussi e contaminazioni. Ray Smith e Joe Grillo a Trento

Studio d’Arte Raffaelli, Trento – fino al 31 marzo 2017. Simboli esotici e dimensioni da murale messicano inondano la galleria trentina. Mentre supereroi, robot e colori psichedelici invadono la Sala Bacco.

Ray Smith e Joe Grillo si incontrano negli ambienti dello Studio d‘Arte Raffaelli. Se lo spunto per Ray Smith (Brownsville, 1959) è la Venere di Urbino, il leitmotiv del nudo sdraiato diviene un oggetto inquietante che ha perso totalmente compostezza ed equilibrio. I corpi divisi appaiono quasi costretti in un letto di Procuste a mimare un’armonia perduta.
Si tratta di un’intimità esibita attraverso un linguaggio pop intriso di elementi propri del Surrealismo e del Muralismo messicano.
Nella Sala Bacco un’anteprima della mostra Acid American, che segna l’atto di nascita della Cellar Contemporary, lo spazio legato alla galleria e gestito da Davide Raffaelli e Camilla Nacci. Con Joe Grillo (Meteor City, 1980) si è catapultati in un flusso torrenziale di immagini a riproporre l’invasione cui si è sottoposti ogni giorno dai media. In questo caso l’arte si appropria di tutto, incorporando elementi eterogenei con forme e colori psichedelici.

Antonella Palladino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Antonella Palladino

Antonella Palladino

Ha studiato Storia dell’arte presso le Università di Napoli e Colonia, laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi dal titolo “Identità e alterità dalla Body Art al Post-Human”. Ha proseguito la propria formazione alla Fondazione Morra e poi…

Scopri di più