Il Rinascimento meridionale in mostra a Napoli

Capodimonte dedica una mostra agli artisti spagnoli che hanno segnato il Cinquecento partenopeo. Un’occasione imperdibile per ammirare la “Madonna del pesce” di Raffaello, tornata in città per la prima volta dopo 400 anni

Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale, a cura dei docenti Riccardo Naldi e Andrea Zezza, mette a fuoco i primi tre decenni del Cinquecento della Napoli capitale del viceregno spagnolo. Le novità proposte in quegli anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono accolte con entusiasmo e declinate con estro nella vivace città partenopea, diventata anello di congiunzione della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo.
Le opere scelte per la mostra al Museo e Real Bosco di Capodimonte sono tante, spesso originali, e rendono immediatamente tangibile l’innesto tra culture e sensibilità diverse.

Giovanni da Nola, Vergine annunciata

Giovanni da Nola, Vergine annunciata

LA MOSTRA “GLI SPAGNOLI A NAPOLI”

Sostenuti dal mecenatismo imperante, gli artisti provenienti dalla Spagna furono capaci di realizzare opere ricche di fascino, amalgamando linguaggi differenti e intrecciando, tanto in pittura quanto in scultura, ciò che avevano visto passando per Milano, Firenze e Roma, nel pieno del fermento rinascimentale.
Pedro Fernández è il primo grande protagonista. Certamente a Milano sul finire del Quattrocento e legato alla cultura di Bramante, Bramantino e Leonardo, offre la sua lettura visionaria della storia sacra nell’originale e in parte smembrato Polittico della Visitazione, realizzato agli inizi del Cinquecento per la chiesa di Santa Maria delle Grazie Maggiore a Caponapoli. All’interno della ricca intelaiatura architettonica, l’estrosità delle forme acquista un guizzo personale. Nel San Biagio, invece, parte di un polittico eseguito per la chiesa di San Gregorio Armeno, rimbalzano i riferimenti all’umanità di Raffaello e alla potente monumentalità michelangiolesca.
Scatti in avanti che segnano la cultura locale, come appare nella commovente Vergine annunciata (1508-11 circa) di Giovanni da Nola, recentemente acquisita dal Museo di Capodimonte. La figura lignea, spogliatasi di preziosità decorative, s’impone per l’inclusione di concetti prospettici più moderni.

Raffaello, Madonna del pesce

Raffaello, Madonna del pesce

GLI ARTISTI IN MOSTRA A CAPODIMONTE

Spicca, poi, e varrebbe da sola il viaggio, la celebre Madonna del pesce di Raffaello. Proveniente dal Prado di Madrid, presenta, da un lato, San Raffaele Arcangelo e il piccolo Tobia con il pesce, che fa riferimento alle interiora servite per guarire il padre dalla cecità; dall’altro, San Girolamo con la Bibbia e il leone. Fu commissionata per la chiesa napoletana di San Domenico Maggiore ed eseguita dall’artista a Roma, intorno al 1512. Le figure interagiscono tra loro e sembrano coinvolgerci attraverso lo sguardo leonino che ci scruta e lo scalino sporgente che ci invita a entrare. Resta una pietra miliare per l’influenza diretta di Raffaello sulla cultura locale e un documento interessante per il confronto tra il tema sacro e la statuaria antica, reso visibile in mostra con l’esposizione del modello classico, un’imponente figura virile panneggiata, da cui deriverebbero l’impostazione del trono e la posizione del piede.
Anche Bartolomé Ordóñez, con uno spettacolare San Matteo e l’angelo, richiama ancora una volta la modernità di Michelangelo e Raffaello, visti a Roma. Il particolare della mano che regge il calamaio e ferma con le dita il rotolo è un brano virtuosistico di estrema levatura.
La mostra cattura un bagliore veloce. Già nel 1528, questa laboriosa fucina di fuochi venne improvvisamente interrotta dal duro assedio francese; non diversamente da ciò che era successo a Roma l’anno prima con il celebre Sacco.

Ivana Porcini

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Ivana Porcini

Ivana Porcini

Ivana Porcini (Napoli 02/08/71), laureata in lettere moderne e conservazione dei beni culturali. Specializzata in storia dell’arte, docente di Pedagogia dell’arte presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, scrittrice, docente di italiano e latino, gallerista. Ha curato numerose mostre di…

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