Il David di Michelangelo non è porno! E il super-sindaco Nardella invita la preside a Firenze

Facendo seguito alla querelle che ha portato al licenziamento di Hope Carasquilla, rea di aver mostrato il David ai suoi studenti durante una lezione di storia dell’arte, alla Classical School di Tallahassee, Dario Nardella annuncia un premio per la dirigente scolastica. E la invita a Firenze

È stato decisamente un marzo da protagonista delle cronache (e non solo nazionali) quello del sindaco di Firenze Dario Nardella, che solo una decina di giorni fa intercettava l’azione di protesta di due attivisti di Ultima Generazione contro Palazzo Vecchio, prima avventandosi su uno dei ragazzi per fermarlo, poi impegnandosi in prima persona per ripulire la facciata. Dopo la prima contrariata reazione a caldo, Nardella ha accennato un messaggio di apertura – “Se quei giovani sono disposti a rinunciare a queste forme sbagliate di protesta per scegliere strade anche più efficaci per affrontare l’emergenza ambientale, noi non solo siamo pronti ad accettare il dialogo, ma pensiamo che Firenze possa diventare la capitale della difesa del pianeta” – mentre proprio nelle ultime ore le abitazioni degli attivisti coinvolti sono state perquisite su disposizione del tribunale.

Michelangelo, David

Michelangelo, David

IL DAVID DI MICHELANGELO È PORNOGRAFICO. IL CASO IN FLORIDA

Nel frattempo, però, una nuova querelle ha coinvolto, suo malgrado, Firenze e la sua storia, scomodando persino il David di Michelangelo, monumentale nudo in marmo realizzato dall’artista fiorentino all’inizio del Cinquecento, oggi conservato alla Galleria dell’Accademia (nella Tribuna progettata appositamente da Emilio de Fabris, che aprì al pubblico nel luglio 1882). Capolavoro senza tempo, emblema del Rinascimento e somma prova della maestria con la scultura del Buonarroti, l’opera – che ritrae l’eroe biblico che seppe opporsi al gigante Golia – riscosse enorme successo già nella Firenze di inizio XVI secolo (Vasari scrisse “questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche”), e finì per rappresentare l’ideale di bellezza maschile nell’arte. Ai giorni nostri, però, il celeberrimo David diventa pietra dello scandalo: in Florida (nella Florida paurosamente puritana e oscurantista del governatore Ron DeSantis, dove a breve la storia degli afroamericani potrebbe non avere più licenza di essere insegnata), la dirigente scolastica Hope Carasquilla è stata costretta alle dimissioni dopo aver mostrato il David agli studenti, durante le sue lezioni di storia dell’arte. La nudità della statua è stata ritenuta da tre genitori pornografica e diseducativa, e il presidente del consiglio di amministrazione della Classical School di Tallahassee – che, ironia della sorte, vede l’insegnamento della storia dell’arte come obbligatorio nel programma didattico – ha ritenuto fondate le proteste, “incriminando” la preside e professoressa (rea di aver mostrato anche la Creazione di Adamo dalla volta della Cappella Sistina). Per non incappare nella pesante sanzione, secondo il regolamento della scuola, l’insegnante avrebbe dovuto “avvisare con due settimane di anticipo su eventuali contenuti didattici controversi”.

David di Michelangelo - Gallerie dell'Accademia, Firenze

David di Michelangelo – Gallerie dell’Accademia, Firenze

LE REAZIONI DEL SINDACO NARDELLA E DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA

Il resto è storia rimbalzata sui giornali di tutto il mondo, dopo che Carasquilla, amareggiata, si è rivolta alla stampa per raccontare la vicenda. A Firenze, com’è comprensibile, il caso è stato vissuto con più partecipazione che altrove. E Nardella ha pensato di rivolgersi personalmente alla professoressa, invitandola a visitare Firenze per ammirare il David di Michelangelo e per ricevere un premio a nome della città: “Scambiare l’arte per pornografia è semplicemente ridicolo. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto”, ha sottolineato sulle sue pagine social il sindaco. Concorde Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, nel ribadire che “nudità non corrisponde a pornografia. Mi meraviglio di questi genitori perché il David è il simbolo del Rinascimento che mette al centro dell’attenzione l’uomo nella sua perfezione così come è stato creato da Dio. Il David è una figura religiosa, è l’espressione della nostra cultura europea e non ha niente di pornografico”. Alle dichiarazioni, peraltro, il museo fiorentino ha fatto seguire un invito a studenti, genitori e consiglio di amministrazione della scuola di Tallahassee per comprendere con i propri occhi che la pornografia è altro affare. Nel frattempo, Hope Carasquilla ha manifestato la sua gratitudine per l’invito: “Ne sono molto onorata; sono già stata a Firenze e ho visto il David da vicino, ma mi piacerebbe molto tornare ed essere ospite del sindaco“.

Livia Montagnoli

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