Ultimi giorni per visitare la mostra allestita presso le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino. Protagonisti assoluti i manufatti e i reperti legati alla storia della civiltà cipriota

Fra i numerosi benefici che si possono trarre visitando una mostra vi è sicuramente la possibilità di intraprendere viaggi inediti in grado di superare le dimensioni spazio-temporali: esperienze uniche che catapultano lo spettatore in terre lontane e misteriose. È ciò che avviene visitando Cipro. Crocevia delle civiltà, la rassegna archeologica che i Musei Reali di Torino ospitano fino al 9 gennaio. Protagonista dell’iniziativa è la mitica isola di Cipro, un’area geografica così carica di storia e suggestioni da aver largamente contribuito allo sviluppo della civiltà umana. Curata da Luca Bombardieri ed Elisa Panero – in sinergia con l’Università di Torino –, l’esposizione è stata infatti concepita con la volontà di tracciare dei punti di contatto tra l’antichità e il nostro tempo, partendo dal recupero di un dialogo iniziato circa due secoli fa tra il territorio cipriota e quello piemontese.

Statua di dea assisa in trono. Da Cipro, prima metà del VI secolo a.C. (Periodo cipro-arcaico); calcare, H 81 cm, L 54 cm, W 43 cm (Wien, Kunsthistorisches Museum – Antikensammlung, I 1548)
Statua di dea assisa in trono. Da Cipro, prima metà del VI secolo a.C. (Periodo cipro-arcaico); calcare, H 81 cm, L 54 cm, W 43 cm (Wien, Kunsthistorisches Museum – Antikensammlung, I 1548)

LA MOSTRA SU CIPRO A TORINO

Allestita presso le Sale Chiablese del complesso museale torinese, la rassegna parte proprio dai reperti rinvenuti in occasione delle numerose incursioni che collezionisti e diplomatici del Piemonte – come il console del Regno di Sardegna, Marcello Cerruti, e i fratelli Alessandro e Luigi Palma di Cesnola – hanno compiuto, a Cipro, nel corso del XIX secolo: oggetti dal valore inestimabile che hanno poi dato il via alla rinomata collezione del Museo di Antichità. Attraverso un percorso espositivo scandito in sette tappe principali, si ha così modo di immergersi in una dimensione altra, fatta di profumi e immagini evocative, che getta le basi anche per alcune riflessioni di estrema attualità: dal colonialismo al ruolo sociale della donna (com’è sottolineato dalla sezione intitolata Donna & dea), sono molteplici gli spunti che possono nascere volgendo semplicemente lo sguardo al passato. Un itinerario estremamente affascinante che si avvale della collaborazione con importanti realtà del territorio come ad esempio l’Accademia delle Scienze di Torino, il Museo Egizio, l’Archivio Storico e il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino. A chiudere la mostra sono alcune sale dedicate alle contaminazioni culturali, sezioni potenzialmente stimolanti il cui display allestitivo lascia però percepire un senso di vuoto che anche le infografiche più accattivanti riescono a colmare fino a un certo punto.

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GLI OGGETTI IN MOSTRA AI MUSEI REALI DI TORINO

Grazie al dialogo con istituzioni museali straniere quali il Metropolitan Museum of Art di New York, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Museo di Cipro a Nicosia (giusto per citarne alcune), la mostra presenta al pubblico un corpus di oltre mille reperti preziosi, tra cui diversi inediti. Fra oggetti di uso quotidiano (come un unguentario a forma di dattero datato intorno alla metà del I secolo-inizi del II secolo d.C.), statuette votive in terracotta, gioielli e strumenti utilizzati durante i riti funebri, tutto il fascino dell’antica civiltà cipriota prende magicamente vita facendo pulsare, ancora una volta, lo storico “cuore del Mediterraneo”.

Valerio Veneruso

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Evento correlato
Nome eventoCipro. Crocevia delle Civiltà
Vernissage29/06/2021 ore 17.30
Duratadal 29/06/2021 al 09/01/2022
CuratoriLuca Bombardieri, Elisa Panero
Generearcheologia
Spazio espositivoMUSEI REALI - PALAZZO CHIABLESE
IndirizzoPiazzetta Reale, 1 - 10122 - Torino - Piemonte
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Valerio Veneruso
Esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. Tra le mostre recenti: la personale RUBEDODOOM – Per tutti e per nessuno (Metodo Milano, Milano, a cura di Maurizio Bongiovanni, 2020) e le collettive, Existance Resistence (mostra virtuale su Instagram a cura di Giovanna Maroccolo e Patrick Lopez Jaimes, 2022), The Struggle is Real (Green Cube Gallery e Fondazione Spara, a cura di Clusterduck, 2021), Rifting (a cura di Federico Poni e Federica Mirabella per la quinta edizione di The Wrong Biennale, 2021), ISIT.exhi#001 (Spazio In Situ, Roma, a cura di ISIT Magazine, 2021), e Art Layers (progetto espositivo su Instagram curato da Valentina Tanni per il decennale di Artribune). Tra le principali esperienze curatoriali: lo screening video Melting Bo(un)d(ar)ies (Cappella di Santa Maria dei Carcerati, Palazzo Re Enzo, Bologna, 2022), il progetto di newsletter mensile IMMAGINARIA – Un altro mondo (per l’arte è possibile (commissionato dall’Associazione culturale di arte contemporanea TRA – Treviso Ricerca Arte, 2020/2021), le mostre collettive Le conseguenze dell’errore (TRA Treviso Ricerca Arte, 2019), e L’occhio tagliato (Casa Capra, Schio, 2018) e il ciclo di incontri TorchioTalks – Dialoghi tra arte grafica e arte contemporanea e la relativa esposizione collettiva TorchioFolks (atelier Palazzo Carminati della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, 2015/2016). È inoltre fondatore, insieme a Davide Spillari, del progetto editoriale BANANE FANZINE e co-curatore delle prime due edizioni del festival di arti interattive Toolkit Festival (Venezia, 2011 – 2012).
Ha collaborato con diverse realtà editoriali come Kabul Magazine e NOT. Attualmente vive tra Torino e il web.