Riapre la Pinacoteca di Brera: stop al biglietto di ingresso, al suo posto tessera valida 3 mesi

È tra le novità “post Covid” apportate dal direttore James Bradburne: contro le visite “mordi e fuggi”, una tessera (acquistabile solo online) che fidelizza il pubblico con la possibilità di ritornare al museo illimitate volte nell’arco di tre mesi

Pinacoteca di Brera
Pinacoteca di Brera

Riaprono in questi giorni i musei italiani, dopo la chiusura forzata imposta dalle restrizioni sanitarie durate per mesi. Periodo, questo, in cui le istituzioni museali hanno comunque continuato a portare avanti i propri programmi per quanto possibile online, e a progettare la loro ripartenza all’insegna di restauri e nuovi allestimenti, come nel caso degli Uffizi e della Galleria dell’Accademia di Firenze. Non è da meno la Pinacoteca di Brera, che lo scorso gennaio ha ricevuto l’approvazione da parte del Ministero della Cultura (allora MiBACT) per il progetto di Palazzo Citterio, oltre ad aver annunciato a marzo la creazione di un museo innovativo dell’Accademia di Brera presso l’ex Isotta Fraschini di Saronno, attualmente in stato di abbandono: la pinacoteca diretta da James Bradburne ha infatti lanciato una nuova iniziativa rivolta ai propri visitatori, la BreraCARD, una tessera nominale che dà diritto a visitare le sale del museo fisico per 3 mesi e ad accedere per un anno alle stanze del museo virtuale, BreraPlus+, come spiegato sul sito web del museo. 

BRERACARD, IL NUOVO “BIGLIETTO” DELLA PINACOTECA DI BRERA 

In realtà BreraCARD non è un biglietto, ma una tessera che, allo stesso prezzo del ticket di ingresso (15 euro), permette ai visitatori di diventare soci e sostenitori del museo. Un progetto, questo, fortemente voluto dal direttore Bradburne, che fidelizza il pubblico e lo rende parte integrante della famiglia di Brera: “io vedo questo come un passo per trasformare il museo nella grande casa della città”, dichiara Bradburne all’agenzia Askanews, “quindi appartiene a tutti. Io vorrei che un domani, grazie a questo sistema, tutti possano sentire Brera come casa loro e quando io entro nelle sale del museo incontro le stesse persone che incontro quando vado in metropolitana. Il museo appartiene alla città e questo è un passo ulteriore verso l’inclusione e l’accessibilità. Non è solo un passo avanti per Brera, ma spero di essere copiato dai musei di tutto il mondo. Chi arriva a Brera”, sottolinea Bradburne, “entra nel museo, diviene socio, entra a fare parte della nostra comunità braidense e non avrà solo il piacere di visitare il museo, ma anche l’accesso a Brera Plus per un anno e il diritto di essere ascoltato dalla direzione di Brera almeno una volta l’anno”. 

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IL POST COVID DELLA PINACOTECA DI BRERA 

BreraCARD prevede anche una diversa modalità di acquisto rispetto agli usuali biglietti di ingresso: la tessera infatti potrà essere acquistata online su brerabooking.org, mentre la classica biglietteria, all’interno del museo, sarà sostituita da un help desk. Con la riapertura della Pinacoteca, inoltre, sarà possibile fruire in presenza delle Fantasie di Mario Mafai, già raccontate dalla Pinacoteca online; riaprono inoltre il Caffè Fernanda, Bottega Brera, e il bookshop che nei prossimi mesi sarà completamente rinnovato. 

– Desirée Maida 

www.pinacotecabrera.org

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Desirée Maida
Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi sulla pittura del Tardo Manierismo meridionale (approfonditi durante un periodo di ricerche presso la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis) e sull’architettura medievale siciliana. Ha scritto per testate siciliane e di settore, collaborato con gallerie d’arte e curato mostre di artisti emergenti presso lo Spazio Cannatella di Palermo. Oggi fa parte dello staff di direzione di Artribune e cura per realtà private la comunicazione di progetti artistici e culturali.