Da Gorky a de Chirico e Savinio. 10 grandi mostre da non perdere nel 2019 in Italia

Un anno di grandi mostre sta per arrivare. Ecco le anticipazioni del 2019: tra saghe familiari e anniversari celebri, abbiamo selezionato per voi le 10 esposizioni da non perdere in Italia.

Ci aspetta un 2019 ricco di grandi mostre, fatto di tagli curatoriali inediti, esposizioni su dinastie familiari, collaborazioni con importanti musei internazionali, anniversari celebri. Dalla prima retrospettiva italiana su Arshile Gorky, artista considerato una delle figure chiave dell’arte americana del XX secolo, ai dioscuri dell’arte, i due fratelli Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, eccone una selezione nel dettaglio…

-Claudia Giraud

GORKY A CA’ PESARO DI VENEZIA

One Year the Milkweed, 1944, oil on canvas, National Gallery of Art, Washington, D.C. Ailsa Mellon Bruce Fund © 2018 The Estate of Arshile Gorky Artists Rights Society (ARS), Ne 1

One Year the Milkweed, 1944, oil on canvas, National Gallery of Art, Washington, D.C. Ailsa Mellon Bruce Fund © 2018 The Estate of Arshile Gorky Artists Rights Society (ARS), Ne 1

Nel maggio 2019 la Fondazione Musei Civici di Venezia presenterà una importante mostra dedicata a Arshile Gorky negli spazi di Ca’ Pesaro. Si tratterà della prima retrospettiva italiana su questo artista considerato una delle figure chiave dell’arte americana del XX secolo. La mostra prenderà in considerazione le tappe della straordinaria carriera di Gorky dai primi lavori degli Anni Venti, in cui il suo approccio alla pittura è fortemente connotato dal rapporto con le composizioni di Cézanne, passando per i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in una potente e singolarissima visione.

Arshile Gorky: 1904-1948
Dall’8 maggio al 22 settembre 2019
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce 2076, Venezia
www.fmcvenezia.it

BOLDINI AI DIAMANTI DI FERRARA

Giovanni Boldini Gladys Deacon 1916 Olio su tela Collezione privata

Giovanni Boldini Gladys Deacon 1916 Olio su tela Collezione privata

La mostra indaga, per la prima volta, il lungo e fecondo rapporto tra Giovanni Boldini e il sistema dell’alta moda parigina e il riverbero che questo ebbe sulla sua opera di ritrattista oltre che su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio, la rassegna propone un percorso avvincente tra dipinti, meravigliosi abiti d’epoca e preziosi oggetti dalla valenza ironica che racconteranno i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque e immergeranno il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della metropoli francese e in tutto il suo elegante edonismo.

Boldini e la moda
Dal 16 febbraio al 2 giugno 2019
Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este 21, 44121 Ferrara
www.palazzodiamanti.it

PICASSO AL MIC DI FAENZA

Pablo Picasso, Mattonella con Centauro, 1950, terracotta dipinta, terracotta e dipinta, Mic Faenza@pablopicasso by Siae 2016

Pablo Picasso, Mattonella con Centauro, 1950, terracotta dipinta, terracotta e dipinta, Mic Faenza@pablopicasso by Siae 2016

In autunno apre al pubblico la mostra più attesa dell’anno: Picasso. La sfida della ceramica, a cura di Harald Theil e Salvador Haro, con la partecipazione di Claudia Casali e Valentina Mazzotti, realizzata in collaborazione con il Musée Picasso di Parigi, analizza per la prima volta le fonti di ispirazione di Pablo Picasso con i grandi classici, proprio a partire dai manufatti presenti nelle collezioni faentine. Il MIC di Faenza possiede, infatti, già diverse opere del maestro, donate da Picasso stesso per contribuire alla ricostruzione della collezione contemporanea distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Picasso. La sfida della ceramica
Dal 1 novembre 2019
MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, viale Baccarini 19, 48018 Faenza (RA)

I CIARDI A PALAZZO SARCINELLI DI CONEGLIANO

Ph. Guglielmo Ciardi, Mattino alpestre [Sorapis], 1894 circa, Olio su tela, 150 x 300 cm, Venezia, Istituto di SS.LL.AA. – V.I.C..

Ph. Guglielmo Ciardi, Mattino alpestre (Sorapis), 1894 circa, Olio su tela, 150 x 300 cm, Venezia, Istituto di SS.LL.AA. – V.I.C..

L’esposizione è dedicata a una delle più affermate “famiglie” di artisti veneti di quel periodo: i Ciardi. In una fase di grandi cambiamenti della pittura, sempre più orientata verso lo studio dal vero o en plein air della realtà, Guglielmo (Venezia, 1842-1917) e i figli Beppe (Venezia, 1875-Quinto di Treviso, 1932) ed Emma (Venezia, 1879-1933) assumono un ruolo di protagonisti assoluti della scena artistica veneziana, italiana ed internazionale, partecipando alle Biennali di Venezia e ai più importanti appuntamenti espositivi nazionali, avendo anche una buona visibilità all’estero. La rassegna consente di apprezzare attraverso più di 60 opere e con un taglio originale, legato principalmente alla rappresentazione della natura e del paesaggio veneto, gli elementi qualificanti della produzione di questa famiglia, mettendo in evidenza peculiarità, convergenze e divergenze tra i tre artisti, ben riconoscibili grazie ad alcuni confronti proposti in mostra.

I Ciardi. Paesaggi e giardini
Dal 16 febbraio al 23 giugno 2019
Palazzo Sarcinelli, via xx settembre 132, Conegliano (Treviso)

HAYEZ & CO. AI MUSEI SAN DOMENICO DI FORLÌ

Francesco Hayez_Ruth.

Francesco Hayez_Ruth.

La mostra si concentra sui sessant’anni fatidici che intercorrono tra l’Unità d’Italia e lo scoppio della Grande Guerra. “Una mostra”, evidenzia il coordinatore, Gianfranco Brunelli, “che vuole mettere un punto fermo sull’Ottocento italiano, dopo le centinaia di retrospettive che hanno indagato questo o quell’autore, questo o quell’aspetto, declinazione o sfaccettatura di quell’importante secolo”. E lo fa presentando i capolavori di pittori come Francesco Hayez e Giovanni Segantini, accanto alle opere di tanti altri artisti sorprendenti, oggi ingiustamente dimenticati. “I due fuochi, iniziale e finale, Hayez e Segantini, tracciano certamente un confine simbolico”, ribadisce Brunelli. “Ma quel confine dice ad un tempo tutto il recupero della classicità e tutto il rinnovamento di un secolo. All’inizio e alla fine del secolo, entrambi sono pittori del rinnovamento dell’arte italiana. Se Hayez viene consacrato da Mazzini pittore della nazione, Segantini avrà da D’Annunzio, nella sua Ode in morte del pittore, analogo, alto riconoscimento”.

Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini
Dal 9 febbraio al 16 giugno 2019
Musei San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro, 12, 47121 Forlì
http://www.cultura.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=17262&idCat=16347&ID=16347&TipoElemento=categoria

PISTOLETTO (E IL PADRE!) A BIELLA E A TRIVERO

1979, Il disegno dello specchio, courtesy PCM Studio

1979, Il disegno dello specchio, courtesy PCM Studio

Dalla primavera 2019 Biella e Trivero ospitano Padre e Figlio, un grande progetto espositivo diffuso – realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna -, sviluppato in tre diverse sedi: Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte e Casa Zegna. L’esposizione, a cura di Alberto Fiz, mette in dialogo l’opera di Michelangelo Pistoletto (1933), tra i maggiori protagonisti della scena internazionale, con quella di suo padre Ettore Pistoletto Olivero (1898-1982), nato esattamente 120 anni fa, il 17 dicembre 1898, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, la cui vicenda artistica è strettamente legata a quella di Ermenegildo Zegna.

Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto
Dal 17 aprile al 13 ottobre 2019
Palazzo Gromo Losa – Corso del Piazzo 22-24, Biella
Cittadellarte – Via G. Serralunga 27, Biella
Casa Zegna – Via Guglielmo Marconi 23, Trivero

TULLIO PERICOLI A PALAZZO DEI CAPITANI DI ASCOLI PICENO

Tullio Pericoli, Focolaio sismico, 1971 97x97 particolare

Tullio Pericoli, Focolaio sismico, 1971 97×97 particolare

La città di Ascoli Piceno, colpita in modo drammatico dal terremoto del 2016, chiama un artista della sua terra per dedicare al suo paesaggio non semplicemente una mostra, ma un vero evento espositivo che si aprirà al pubblico il 23 marzo 2019 per terminare oltre un anno dopo, nel maggio 2020. Così, grazie alle opere di Tullio Pericoli, Ascoli Piceno ripensa e si riavvicina al proprio territorio ridando al paesaggio la sua straordinaria rilevanza artistica e culturale.

Tullio Pericoli. Forme del Paesaggio. 1970-2018
Dal 23 marzo 2019 al 2 maggio 2020
Palazzo dei Capitani, Piazza del Popolo, Ascoli Piceno

DE CHIRICO E SAVINIO ALLA VILLA DEI CAPOLAVORI NEI PRESSI DI PARMA

Giorgio de Chirico, Cavalli in riva al mare (Les deux chevaux), 1926

Giorgio de Chirico, Cavalli in riva al mare (Les deux chevaux), 1926

La Fondazione Magnani-Rocca ospita una grande mostra dedicata a Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, i «dioscuri» dell’arte del XX secolo. I due fratelli hanno ripensato il mito, l’antico, la tradizione classica attraverso la modernità dell’avanguardia e della citazione.  La mostra – allestita alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo presso Parma – presenta oltre centotrenta opere tra celebri dipinti e sorprendenti lavori grafici, in un percorso espositivo che, dalla nascita dell’avventura metafisica, si focalizza su un moderno ripensamento della mitologia e giunge alla ricchissima produzione per il teatro, documentata anche da preziosi costumi per l’opera lirica.  

De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna
Dal 16 marzo al 30 giugno 2019
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
www.magnanirocca.it

ANTONIO FONTANESI AL PALAZZO DEI MUSEI DI REGGIO EMILIA

Antonio Fontanesi, La Solitudine, 1875. Musei Civici di Reggio Emilia

Antonio Fontanesi, La Solitudine, 1875. Musei Civici di Reggio Emilia

A duecento anni dalla nascita, Reggio Emilia al Palazzo dei Musei, dedica una ampia retrospettiva ad Antonio Fontanesi, artista reggiano, indiscusso protagonista della pittura dell’Ottocento italiano, interprete straordinario delle novità del paesaggio romantico, uomo inquieto nella vita e innovativo sperimentatore nella pittura.

Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri
Dal 30 Marzo al 14 Luglio 2019
Palazzo dei Musei, Via Lazzaro Spallanzani, 1, 42121 Reggio Emilia
www.musei.comune.re.it

40 ANNI DALLA MORTE DI PEGGY GUGGENHEIM

L’impero della luce (L’Empire des lumières), 1953–54. Olio su tela, 195,4 x 131,2 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

L’impero della luce (L’Empire des lumières), 1953–54. Olio su tela, 195,4 x 131,2 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

La mostra celebra la vita veneziana di Peggy Guggenheim, rivelando come abbia continuato ad accrescere con importanti opere d’arte la propria collezione dopo la partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia nel 1948. La mostra presenterà dipinti, sculture e opere su carta selezionate tra quelle acquisite tra la fine degli anni quaranta e il 1979, anno della scomparsa della collezionista. Per l’occasione, sarà nuovamente esposto il capolavoro di René Magritte, L’impero della luce (1953–54): tra le opere della Collezione Peggy Guggenheim più amate.

Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa
Dal 21 settembre 2019 al 27 gennaio 2020
Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, I-30123 Venezia

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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