Fausto Melotti e la ceramica. A Milano

Montrasio arte, Milano – fino al 24 febbraio 2017. Dai “Vasi sole” ai “Cerchi”, obiettivi puntati sulla produzione ceramica del grande artista trentino, con lavori curiosi e rarità. Dalla decorazione alla scultura pura, tra spunti minimali e barocchi.

Concentrandosi su ceramiche e terrecotte dalla fine degli Anni Quaranta all’inizio dei Sessanta, la mostra che la galleria Montrasio dedica a Fausto Melotti (Rovereto, 1901– Milano, 1986) coglie il lato più libero, giocoso e sommessamente “barocco” dell’artista trentino. La leggerezza, l’ironia e allo stesso tempo la solennità sono i tratti distintivi di lavori che passano attraverso la decorazione per giungere alla scultura pura.
Molte le opere curiose o rare: dai Vasi sole alla “piastrella” del 1959, che presenta inserti di carta trattata come materia plastica. La Kore del 1955 gioca invece con la classicità della figura, trasformandola in un dialogo ardito tra maestosità e precarietà; ai più conosciuti Cerchi del 1956 fa da contraltare il Teatrino Scheiwiller (1962), ruvida costruzione semiarchitettonica che smitizza la Metafisica puntando sulla ruvidità dei materiali.
La mostra avrà una seconda tappa alla galleria De Crescenzo & Viesti di Roma dal 14 marzo al 21 aprile.

Stefano Castelli

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Stefano Castelli

Stefano Castelli

Stefano Castelli (nato a Milano nel 1979, dove vive e lavora) è critico d'arte, curatore indipendente e giornalista. Laureato in Scienze politiche con una tesi su Andy Warhol, adotta nei confronti dell'arte un approccio antiformalista che coniuga estetica ed etica.…

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