Il meglio della musica del 2022. Top 10 di dischi, musicisti e fatti

Dal disco del producer italiano trap (ex Dark Polo Gang) alla notizia musicale più discussa, passando per gli artisti internazionali Kendrick Lamar e The Smile, una ricognizione dell’anno appena passato in 10 punti

Non solo una classifica dei migliori album e concerti del 2022: il best of dedicato alla musica ripercorre l’anno in chiusura premiando le personalità in ascesa, le produzioni live meglio organizzate e capaci di dare visibilità internazionale, i fatti musicali attorno ai quali si è concentrato il dibattito dentro e fuori la cerchia degli addetti ai lavori.

Claudia Giraud

MIGLIOR ALBUM ITALIANO – 2X DI SICK LUKE

Sick Luke, X2

Sick Luke, X2

Musica leggera, hip hop, pop, trap e indie non solo convivono nello stesso album, ma anche nelle singole tracce. È questa la particolarità di X2, album di debutto del DJ producer e rapper Sick Luke, al secolo Luca Antonio Barker, pubblicato il 7 gennaio 2022 dalla Carosello Records e certificato come il disco italiano più venduto dell’anno. A coronamento di questo successo arriva ora X2 Deluxe, un repack di X2 arricchito di 6 nuovi brani inediti. La formula è la stessa, all’insegna della contaminazione tra generi e artisti diversi. Un po’ quello che faceva quando metteva le basi nella Dark Polo Gang, la band che nel 2016 ha portato la trap in Italia, colorandola con le sue tonalità oscure. In X2 Sick Luke fa qualcosa di simile a Tame Impala, il progetto blues/jazz/psichedelico del cantautore e polistrumentista australiano Kevin Parker aperto a molte collaborazioni come Kendrick Lamar, Daft Punk. Solo che qui c’è la nuova scena trap italiana mischiata ad artisti che non ne fanno parte. Così, se nel brano Notte Scura armonizzano insieme nella classica forma canzone il trapper Tedua e il cantautore indie Gazzelle, come anche nei Mosaici lo fanno il rapper Carl Brave e la cantante pop Gaia, i confini tra i generi si fanno labili nel pezzo molto ritmato La strega del frutteto, dove duettano la trapper Madame e il cantante emo Chiello. Il risultato? Un album eclettico dove la dominante trap è presente, ma ricca di quelle sfumature che non sono di solito il pezzo forte di questo genere, da sempre monocorde.

MIGLIOR ALBUM INTERNAZIONALE – MR. MORALE & THE BIG STEPPERS DI KENDRICK LAMAR

Kendrick Lamar Mr Morale And The Big Steppers

Kendrick Lamar Mr Morale And The Big Steppers

Mettiamo subito le cose in chiaro: Good Kid, M.A.A.D City non si può superare, non si può rifare, non si può evocare. Rimane nell’empireo e da lì si può solo scendere. Nonostante ciò, nessuno mai si sognerà di togliere a Kendrick Lamar ciò che gli spetta. Mr. Morale & the Big Steppers è un altro album divenuto evento. A nostro avviso fin troppo, perché è eccessivamente immerso nello Zeitgeist. E questo è un limite, forse (ma chi può dirlo ora?), per aspirare all’immortalità. L’aspetto più interessante è l’approccio letterario, il tentativo, non sempre riuscito, di far convergere storia personale e sociale, fino ad arrivare a porsi domande e trattare temi di natura universale. Lontano dai riflettori per diversi anni, Kendrick torna con un lamento, cercando delle risposte. Provando a fornirle, in un’epoca in cui mettersi a nudo non rivela alcuna nudità. Dove non arrivano le parole però arriva la musica, che è il motivo per cui l’abbiamo scelto per i Best of del 2022, che ci obbliga all’ascolto: ripetuto, attento, rivolto alle nostre stesse emozioni. È grazie alla musica che le parole di Kendrick risuonano e diventano un’opportunità per fare il punto sulla nostra stessa vita. Un giro di boa a cui non conviene sottrarsi, pena, non l’incubo del foglio bianco, ma quello della sterilità.

Carlotta Petracci

MIGLIOR ALBUM CELEBRATIVO – WISH DEI CURE

Wish dei Cure

Wish dei Cure

Wish, il maggior successo commerciale dei Cure trascinato ai primi posti in classifica da brani come Friday I’m in love e A letter to Elise ha compiuto 30 anni in questo 2022 appena trascorso.  Per celebrare questa ricorrenza la band new wave capitanata da Robert Smith ha rimasterizzato questo album capolavoro per l’edizione del trentennale che contiene anche 24 brani inediti e altri 4 per la prima volta in CD e digitale. Riascoltando l’album oggi, Smith ha dichiarato: “C’è un lato dell’album che avevo un po’ dimenticato, una parte molto struggente che è piuttosto bella. Trust è una delle cose migliori che abbiamo mai fatto ed è suonata con grande sentimento, e To Wish Impossible Things è un altro pezzo meraviglioso e malinconico… in effetti potrebbe essere la mia canzone preferita del disco“.

MIGLIOR EVENTO MUSICALE – VENTENNALE CLUB TO CLUB

Lyra Pramuk, photo Kimberley Ross, courtesy C2C Festival

Lyra Pramuk, photo Kimberley Ross, courtesy C2C Festival

La celebrazione del ventennale di C2C festival (un tempo Club To Club), la storica rassegna di musica avant-pop che dal 2002 anima la città di Torino, ha assorbito le notti del popolo dell’arte torinese e non durante Artissima e l’art week con una sequenza di nomi da capogiro. Dalla serata queer capitanata da Arca, voce manifesto della transizione insieme a quella di Lyra Pramuk, ai suoni ipnotici di Caterina Barbieri, passando per l’eclettico Jamie XX, senza dimenticare la potente esibizione del duo di producer scozzesi Bicep che ha trasformato il palco del Lingotto in un capannone da scena rave, la qualità del parterre è stata più alta del solito. Il tutto al netto di qualche problema di acustica e di organizzazione logistica, soprattutto alle OGR, reduce ancora delle restrinzioni anti-Covid che hanno spento un certo spontaneismo tipico dei grandi raduni musicali.

MIGLIOR FESTIVAL MUSICALE – ELBA ISOLA MUSICALE D’EUROPA

Elba Festival Orchestra, ph. Daniele Anichini

Elba Festival Orchestra, ph. Daniele Anichini

La mettiamo sul podio perché anche in quest’anno della ripartenza post-pandemica Elba Isola Musicale d’Europa, rinnovando la sua propensione al connubio tra musica, natura e patrimonio storico-artistico, ha comunque riservato delle sorprese, riuscendo a stupirci e a emozionarci. Innanzitutto un cambio di passo per questo festival internazionale di musica classica e contemporanea che in questa 26esima edizione ha concentrato la maggior parte dei suoi concerti tra l’antica Torre del Martello alla Villa Romana della Linguella e il mare del Golfo di Portoferraio, inaugurando proprio qui un nuovo progetto: l’istituzione dell’Elba Festival Orchestra, una formazione sinfonica internazionale di 40 elementi con musicisti di ben 16 nazioni diverse, comprendente sia solisti affermati che giovani emergenti. Poi la finestra sulla musica jazz andata in scena al cinema Teatro Flamingo di Capoliveri: qui si è svolto il concerto imperdibile di uno dei chitarristi più creativi del momento, che unisce il tropicalismo brasiliano alla Caetano Veloso ai ritmi percussivi africani: il chitarrista del Benin Lionel Loueke, membro della Herbie Hancock touring band. Infine, il concerto-spettacolo in omaggio al centenario dalla nascita di Pasolini, con il brano commissionato dal festival alla compositrice e pianista siciliana Virginia Guastella: un tripudio di emozioni, da far commuovere anche il cuore più indurito.

MIGLIOR CONCERTO INTERNAZIONALE – BEN HARPER ALLA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

Ben Harper, Stupinigi Sonic Park, ph. Matteo Bosonetto

Ben Harper, Stupinigi Sonic Park, ph. Matteo Bosonetto

Peccato per la poca gente accorsa al concerto di Ben Harper la scorsa estate alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, alle porte di Torino, in occasione del Sonic Park Stupinigi: si è persa un concerto memorabile per qualità musicale ed intensità emotiva. L’Italia conosce poco questo cantautore, musicista e produttore californiano vincitore di 3 Grammy Award, capace di miscelare hip-hop, soul, folk, blues, funk fino al jazz e al reggae con il suo caratteristico tocco di chitarra, suonata a percussione sulle ginocchia. Affiancato come sempre dal suo affezionato gruppo, The Innocent Criminals – una superband con provenienze musicali diverse dalle alchimie sorprendenti – ha incantato tutti i presenti con le sue melodie e i suoi testi, tra il politico e il personale.

MIGLIOR CONCERTO ITALIANO – VINICIO CAPOSSELA NEL CARCERE DI VOLTERRA

Vinicio Capossela, ph. Nico Rossi

Vinicio Capossela, ph. Nico Rossi

È stato un evento unico (e per pochi) quello che ha visto Vinicio Capossela aprire l’anno celebrativo di Volterra22 prima Città toscana della cultura, insieme al drammaturgo e regista Armando Punzo, fondatore della Compagnia della Fortezza, uno dei primi progetti di teatro in carcere in Italia. Proprio il penitenziario di Volterra li ha visti esibirsi alternati, coinvolgendo una 20ina di detenuti degli 80 della compagnia del regista all’interno del carcere (che ne contiene 170), in un mix di parole drammaticamente poetiche tratte da Shakespeare, Borges, e di immagini di intenso lirismo, mescolate alla musica di Capossela, con un repertorio di canzoni scelte appositamente per l’occasione. Poi il musicista ha bissato, questa volta in un evento aperto al pubblico di Volterra al Teatro Persio Flacco: e qui si è scatenata la festa, esaltata da quei ritmi impossibili da non ballare.

MIGLIOR MUSICISTA RIVELAZIONE – THE SMILE

The Smile

The Smile

Fra le numerose uscite discografiche di questo 2022 è impossibile non menzionare il debutto di una band composta da tre veterani della storia della musica contemporanea. Stiamo parlando di A Light for Attracting Attention, l’esordio dei The Smile, il supergruppo formato da Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead insieme al batterista dei The Son of Kemet, Tom Skinner, che deve il proprio nome al titolo di una poesia omonima di William Blake. Prodotto dal fedelissimo Nigel Godrich (storico producer non solo dei Radiohead ma anche di Beck, U2, Air e Paul McCartney, giusto per citarne alcuni) e pubblicato lo scorso 13 maggio, il primo album dei The Smile ha richiamato l’attenzione di tutti i fan di Yorke e soci presentando, però, un prodotto che fortunatamente prende le distanze dalle “tipiche” sonorità della leggendaria band britannica. Caratterizzato da suoni tanto stratificati e certosini quanto melodici ed eterei – debitori anche di una ricerca musicale che attraversa soprattutto le sperimentazioni di un gigante come Fela Kuti –, il disco offre testi pungenti e attuali, concepiti per essere ascoltati da chiunque come delle piccole profezie quotidiane. Tra le canzoni più interessanti ricordiamo l’ipnotica Thin Thing (il cui video è stato diretto dagli artisti Cristóbal León & Joaquín Cociña), The Smoke, Pana-Vision e Waving A White Flag.

Valerio Veneruso

MIGLIOR PRODUZIONE LIVE – KAPPA FUTURE FESTIVAL

Parco Dora Torino

Parco Dora Torino

Premiamo il Kappa FuturFestival per una serie di motivi: perché è tra i grandi eventi che contribuiscono al prestigio internazionale di cui Torino ha assolutamente bisogno per uscire da una fase di stallo che si porta dietro dai tempi dei fasti delle Olimpiadi 2006: da allora vive di rendita e quel credito si sta esaurendo, nonostante alcuni segnali di ripresa portati da kermesse televisive come l’Eurovision Song Contest. Poi, perché dopo l’incredibile successo dell’ultima edizione con numeri da record – oltre 85 mila appassionati di club culture provenienti da 105 nazioni diverse- aspettiamo di vedere cosa riserverà questa rassegna outdoor dedicata alla cultura e alle arti digitali che nel 2023 arriva alla sua X edizione e ha già annunciato le date: da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio nella futuristica location del Parco Dora a Torino. Infine, che è poi l’oggetto di questa categoria, per la produzione curata in ogni minimo dettaglio per favorire un’esperienza di intrattenimento di alto profilo: un esempio dato dagli speciali pacchetti che coniugano il festival con la vasta ricchezza artistica e culturale della città.

NOTIZIA MUSICALE PIÙ DISCUSSA – NORMA ANTI-RAVE

Everybody in The Place An Incomplete History of Britain 1984-1992, Jeremy Deller

Everybody in The Place An Incomplete History of Britain 1984-1992, Jeremy Deller

Nelle ore in cui la norma anti-rave viene ufficializzata e diventa legge, pensiamo di mettere sul podio questa notizia che è stato lo spunto per una riflessione più ampia sul fenomeno dei party illegali, andando a cercarne la storia e le origini: il nostro articolo ha scatenato un grande dibattito sui social, il che è sempre un bene perché il confronto aiuta la comprensione. Al di là di ogni preconcetto.

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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