L’Amica Geniale 3. Stagione rivoluzionaria e più cinematografica

La serie targata Rai ed HBO torna sul piccolo schermo per una terza stagione ambientata nei rivoluzionari anni 70. Alla regia Daniele Luchetti

Elena e Lila sono diventate donne. E in tv sono seguite con grande attenzione già da qualche anno. Nella realtà sono Margherita Mazzucco e Gaia Girace. Nella finzione sono le protagoniste della serie L’Amica Geniale, giunta al terzo anno e in onda dal 6 febbraio su Rai1. Questa nuova stagione segue il terzo libro della saga di Elena Ferrante, L’Amica Geniale – Storia di chi fugge e di chi resta. Alla regia non c’è più Saverio Costanzo ma Daniele Luchetti. Per lui una interessante sfida superata a pieni voti e con una tecnica cinematografica alla Cassavetes.

CAMBIO DI REGIA MA NON DI LINGUAGGIO 

“Sono entrato in punta di piedi in una serie che aveva già alle spalle un olimpo di autori: Elena Ferrante, Saverio Costanzo, Laura Paolucci Francesco Piccolo ed un esercito di attori che già erano i personaggi da prima di me”, dice Daniele Luchetti. “Eppure, quando avevo una domanda preferivo prendere in mano il romanzo in cerca di soluzioni. Sulle pagine, invece di risposte, trovavo spesso altre domande. I libri della Ferrante hanno questo fascino di precisione sfuggente, che lascia libertà di interpretazione all’interno di uno schema psicologico implacabile e sempre acutamente vero. I suoi libri sono libri cosmo, che hanno dentro tutto, e che permettono molti tipi di lettura senza che l’ispirazione di fondo vada perduta. Con qualunque occhio la si guardi, la storia di Lila e Lenù è sempre la stessa e sempre differente, profonda, fine e popolare. Avere l’onore di filmare semplicemente la verità della loro trasformazione è stata fonte di piacere inesauribile”.

L’AMICA GENIALE: LA TERZA STAGIONE

Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo e ambivalente, a volte evidente nella dolorosa e inevitabile alternanza di esplosioni violente o di incontri che gli riservano prospettive inattese.

ANNI 70, ANNI DI RICERCA DI LIBERTÀ 

L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta è una stagione potentissima, ancora di più delle precedenti. È vero che tutto è basato su un romanzo già cult, ma le immagini sono ancora più suggestive, esplicative e necessarie. “Mi sono trovato spesso a spiegare a persone molto più giovani di me cosa fosse stata la rivoluzione dei costumi degli anni ‘70 e a chiedere loro di identificarsi in quei tentativi di cambiamento e dissoluzione, per poterne rappresentare credibilmente quell’energia dubbiosa che ne costituiva la materia”, racconta il regista. “Ho dovuto spiegare come si parla quando si parla di ideologia. Come si pronuncia un discorso politico senza diventare ridicoli. Come si fa a far credere al pubblico che i personaggi stiano vivendo uno smottamento culturale che è partito dai convenzionali anni ’60 e che ha portato ad un nuovo modo di vedere le cose”.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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