Estate 2025. Tutte le mostre da vedere a Torino prima di andare al mare

Prima di fare le valigie vale la pena visitare i grandi progetti che il capoluogo piemontese ha organizzato per questi mesi tra la primavera e l’estate. Ce n’è di ogni genere: Botticelli, Carol Rama, Olivo Barbieri… ecco l’agenda con eventi, luoghi e date

L’estate scalda i motori, ma prima di fare le valigie e allontanarsi dalla città vale la pena godersi tutto quello che ha da offrire la ricca scena culturale di Torino. Un invito valido sia per i residenti, sia per chi di passaggio vuole approfondire artisti e temi molto variegati tra loro. Per facilitarvi la ricerca, anche quest’anno abbiamo preparato una piccola guida con le mostre da vedere a Torino per l’estate 2025. 

Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione
Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione

Da Botticelli a Mucha – Musei Reali

Una grande esposizione per illustrare attraverso i secoli della storia dell’arte il fascino della seduzione femminile. Questa è la proposta dei Musei Reali che raccolgono oltre 100 capolavori provenienti da tutto il mondo per esplorare i vari aspetti della bellezza.  Pittura, scultura e disegno si mettono al servizio del pubblico, riportando in vita la visione della femminilità concepita da vari artisti di epoche altrettanto diverse tra loro. Tra i pezzi imperdibili figurano la Venere di Botticelli – prestito esclusivo degli Uffizi – alla Dama con l’unicorno Luca Longhi.   

Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione
Musei Reali, Torino
Fino al 27 luglio 2025

Carol Rama – Fondazione Accorsi-Ometto

A ormai un decennio di distanza dalla sua morte, questo è l’anno di Carol Rama anche alla Fondazione Accorsi-Ometto, che la ricorda con un’estesa retrospettiva. Sessant’anni di lavoro riassunti in oltre cento opere e otto sezioni, utili a rileggere l’evoluzione del suo linguaggio visivo che passa dai primi acquerelli alle creazioni degli Anni Duemila.  Il percorso – organizzato in ordine cronologico – si apre con l’audacia irriverente degli esordi, per poi passare al periodo espressionista e alle sperimentazioni astratte e informali. Si arriva dunque ai Bricolages del ‘65, procedendo con la pittura che testimonia l’esperienza della Guerra Fredda e il mondo onirico portato avanti fino alla fine. 

Carol Rama
Fondazione Accorsi-Ometto, Torino
Fino al 14 settembre 2025

Seconda risonanza – GAM

Alla GAM di Torino la direttrice Chiara Bertola offre al pubblico un’esplorazione dell’arte contemporanea con un focus su ritmo, struttura e segno. Sono ben quattro i progetti che articolano il tema, costruendo un affascinante dialogo con le opere già in Collezione. Si tratta della seconda tappa della nuova rassegna Risonanze concepita dal museo torinese, che invita ad approfondire ogni volta qualcosa di diverso. Si è già parlato di luce, colore e tempo; ora ci si addentra in concetti più strutturali, indagati dalle voci di Fausto Melotti, Alice Cattaneo e Giosetta Fioroni. A questi si aggiunge l’intervento sonoro di Aldana Duoraan, invitata per trasformare lo spazio delle scale della GAM in un ambiente sonoro in costante mutazione. 

Seconda risonanza
GAM, Torino
Fino al 7 settembre 2025

La Genova dei Dogi – Reggia di Venaria

Una boccata d’aria marina pur rimanendo con i piedi poggiati in quel di Torino. La Reggia di Venaria ci offre un assaggio di mare estivo portandoci ai tempi della Genova dei Dogi. E lo fa ospitando i capolavori provenienti dal capoluogo ligure – Palazzo Spinola e Galleria Nazionale della Liguria – che portano la firma di maestri più o meno noti. Si va dai grandi come Rubens, Van Dyck, Gentileschi e Guido Reni, alla scuola figurativa genovese, tra cui Bernardo Strozzi e Domenico Piola.
Il Secolo d’Oro di Genova si mette in mostra, offrendo un’occasione unica per rievocare il lusso e i fasti dell’epoca barocca in una narrazione fatta di dipinti, sculture, arredi e argenti. 

Le Magnifiche collezioni della Genova dei Dogi
Reggia di Venaria Reale, Torino
Fino al 7 settembre 2025

Norman Parkinson – Palazzo Falletti di Barolo

Avete tutto giugno per ammirare gli scatti del celebre fotografo britannico Norman Parkinson, in mostra al Palazzo Falletti di Barolo di Torino. Il percorso guarda alla trasformazione del fashion nel corso del tempo, letta con la lente espressiva di questo artista che si muove tra gli Anni Trenta e Ottanta. Le ottanta immagini proposte seguono il passo della storia e dei mutamenti stilistici. Si va dal rigore del Secondo Dopoguerra, alla leggiadria della Swinging London, allo sfarzo successivo. Cambia la moda, ma cambia anche la fotografia del campo in sé: le modelle escono dallo studio, per essere inserite in ambienti naturali, che le vedono protagoniste di scene sempre più affini al quotidiano del popolo cliente. Non mancano le iconiche collaborazioni con Vogue, Harper’s Bazaar e The Queen, così come i ritratti a celebrità e stilisti che hanno segnato l’immaginario collettivo. 

Norman Parkinson, Always in Fashion
Palazzo Falletti di Barolo, Torino
Fino al 29 giugno 2025

Alfred Eisenstaedt, Vittoria sul Giappone. New York City, 14 agosto 1945 © Alfred Eisenstaedt The LIFE Picture Collection Shutterstock
Alfred Eisenstaedt, Vittoria sul Giappone. New York City, 14 agosto 1945 © Alfred Eisenstaedt The LIFE Picture Collection Shutterstock

Alfred Eisenstaedt – CAMERA

Da metà giugno prende avvio un altro grande appuntamento fotografico con Alfred Eisenstaedt: uno dei principali collaboratori della rivista Life, nonché autore del celebre scatto che ritrae un marinaio mentre bacia un’infermiera. A 30 anni dalla sua morte, CAMERA espone 150 fotografie, collezionate durante tutta la sua vita. A partire dalla Germania nazista, ove l’artista ritrasse Goebbels in un’altra immagine che ha fatto la storia.  Due sezioni della mostra sono dedicate all’importante reportage fatto in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale e a quello risalente all’Italia nel dopoguerra, dove i cartelloni stradali iniziano a cambiare le prospettive e i paesaggi, riflettendo le trasformazioni sociali ed economiche in corso.

Alfred Eisenstaedt
CAMERA, Torino
Fino al 21 settembre 2025

Olivo Barbieri – Gallerie d’Italia

Anche con il grande progetto che Gallerie d’Italia dedica a Olivo Barbieri si parla fotografia, ma con un taglio lontano dal mero reportage, che oscilla piuttosto tra realtà e immaginazione. Si tratta di un nuovo capitolo della rassegna che la Banca promuove dal 2022 con il fine di rendere omaggio ai grandi del settore italiano. Il focus della mostra è sulla ricerca organica sulla Cina che Barbieri portò avanti per anni, dal 1989 al 2019. Una produzione che attesta le trasformazioni in corso nel grande Paese orientale, di cui egli intuisce la portata sociale, economica e culturale. Una transizione che interessa tutta l’umanità per il suo impatto in termini di identità, sostenibilità, migrazioni, nuove tecnologie e intelligenza artificiale.

Olivo Barbieri, Spazi Altri
Gallerie d’Italia,Torino
Fino al 7 settembre 2025

Miró / Munch – Promotrice delle Belle Arti

Litografie, serigrafie e acqueforti, per un totale di 150 capolavori. È la sintesi della produzione del grande artista catalano Joan Miró, in mostra alla Promotrice delle Belle Arti di Torino. Il suo mondo fatto di colori vivaci, segni essenziali e simboli che ritornano nel tempo, invita l’osservatore a lasciarsi coinvolgere dalle emozioni profonde veicolate con una simile immediatezza visiva. Il percorso espositivo illustra tanto la storia artistica – dal simbolismo all’astrazione – quanto le collaborazioni intersettoriali con letterati e poeti dell’epoca, tra cui Paul Élouard e Jacques Prevert.  E per chi volesse anche fare un viaggio nell’espressionismo di Munch, l’istituto torinese propone una serie dei suoi lavori, esperibili grazie all’uso della tecnologia più avanzata. Tra lightbox, realtà virtuale e intelligenza artificiale: il pubblico si può immedesimare nelle emozioni forti immortalate dal pittore nordico. 

MIRÓ – L’Arte della Meraviglia
MUNCH – I colori dell’anima
Promotrice delle Belle Arti, Torino 
Fino al 29 giugno 2025

Van Eyck e i manoscritti miniati
Van Eyck e i manoscritti miniati

Jan Van Eyck / pubblicità turistica – Palazzo Madama

A Palazzo Madama, la bella stagione è accompagnata da un’imponente opera di valorizzazione del patrimonio culturale torinese. Si tratta della collezione di manoscritti e miniature ritagliate appartenente al Museo Civico di Torino. 20 codici miniati, 10 incunaboli e un ricco fondo di 80 tra fogli e miniature, databili tra il XIII e il XVI Secolo: creazioni raramente esposte, perché molto delicate. L’occasione è dunque unica e offre al pubblico la possibilità di approfondire da vicino i dettagli dipinti dal grande fiammingo Jan Van Eyck, accanto a testimonianze artistiche medievali e rinascimentali. Sempre a Palazzo Madama, continua per tutta l’estate la grande mostra che riporta in vita le grandi campagne pubblicitarie all’insegna del turismo italiano. Manifesti, guide e altri materiali promozionali raccontano come è stata diffusa l’immagine del nostro Paese tra Ottocento e Novecento. 

Van Eyck e i manoscritti miniati,
Palazzo Madama, Torino
Fino al 31 luglio 2025

Visitate l’Italia,
Palazzo Madama, Torino
Fino al 25 agosto 2025



Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Emma Sedini

Emma Sedini

Etrusca e milanese d'origine in parti uguali, vive e lavora tra Milano e Perugia. Dopo la Laurea Magistrale in Economica and Management for Arts, Culture, Media and Communication all'università Luigi Bocconi di Milano e un corso professionale in Digital Marketing…

Scopri di più