Riapre al pubblico un bellissimo giardino inglese in Liguria. Il restauro del FAI
Tra i più bei giardini inglesi della Riviera di Levante, il sistema di viali, fontane, belvedere, agrumi e piante esotiche che circonda Villa Rezzola, a Lerici, testimonia il gusto di un’epoca. Un’operazione da oltre 2 milioni di euro gli restituisce la bellezza di un tempo

Se la Riviera tra Ventimiglia e Imperia, nella Liguria di Ponente, è conosciuta per l’incredibile fioritura – è il caso di dirlo – di giardini d’arte, è l’intera costa ligure a custodire una profusione di giardini storici, più o meno valorizzati, tale da meritare un Atlante redatto dalla Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della regione. A Lerici, uno di questi siti ha appena riaperto le porte al pubblico dopo un accurato restauro, che ha ripristinato la storia di uno dei più bei giardini inglesi della Riviera di Levante, affacciato sul Golfo dei Poeti.
La storia di Villa Rezzola a Lerici e del suo giardino inglese
Villa Rezzola è un’antica residenza circondata da un ampio parco: documentata fin dal Cinquecento, all’inizio del Novecento fu acquistata da una coppia di facoltosi inglesi, i Cochrane, che la adattarono al loro stile e diedero al parco la forma di un tipico giardino all’inglese. Un episodio che testimonia il fenomeno di migrazione che dall’Ottocento portò una certa borghesia inglese a prendere casa sulla Riviera ligure, ispirata da viaggiatori e artisti (come Byron e Shelley) che ne decantavano il clima mite tutto l’anno, il paesaggio rigoglioso e romanticamente selvaggio. Venduta nel 1935 alla contessa Mara Braida Carnevale, durante la Seconda Guerra Mondiale fu requisita dall’esercito e usata come sede del comando militare, prima italiano, da Aimone d’Aosta Savoia, e poi tedesco, da Rudolf Jacobs, capitano della Marina passato dalla parte dei partigiani e morto da eroe della Resistenza sulle alture di Sarzana. Più di recente, nel 2020, la figlia della contessa, Maria Adele Carnevale, ha scelto di lasciare la proprietà il legato al FAI, “perché fosse restaurata, valorizzata e aperta a molti frequentatori”, anche grazie alla generosa dote che accompagna il lascito testamentario.





Nel giardino inglese di Villa Rezzola
Dunque il FAI ha dapprima riaperto la parte agibile della residenza, avviando al contempo, a partire dal 2023, la campagna di restauro del giardino (che costituisce la metà del parco, esteso nel complesso per quattro ettari) appena conclusa, che ora permette di passeggiare tra muraglie di ficus repens, alberi di canfora, di olivo e di agrumi, e di apprezzare architetture e monumenti, tra fontane, serre e pergolati, in una riuscita sintesi tra la spontaneità del paesaggio mediterraneo e la ricercatezza delle specie esotiche e tropicali importate. Nel giardino di Villa Rezzola, progettato ad arte, spazi più formali con prati, siepi, aiuole e viali – tra cui un pergolato di glicine lungo 150 metri – si alternano a spazi più informali, con brani di bosco apparentemente selvaggio, tra cui spuntano ninfei e scalinate.
Il restauro del giardino di Villa Rezzola
L’operazione è stata finanziata con fondi del PNRR stanziati dal Ministero della Cultura per una cifra pari a 2 milioni di euro, cui si sono aggiunti ulteriori finanziamenti da privati e aziende (300mila euro) e uno stanziamento che ammonta a oltre 1 milione di euro per restaurare il casale d’ingresso e implementare i servizi di accoglienza al pubblico. Tra gli obiettivi prioritari, oltre al ripristino della storicità del sito, si è lavorato per liberare dall’infittirsi del bosco inselvatichito i belvedere che permettono di apprezzare la vista sul mare. Ma il restauro ha coinvolto anche gli impianti idrici (un sistema all’avanguardia per l’epoca in cui fu realizzato, articolato in canali collegati a vasche, cisterne e fontane), e dotato il giardino di un nuovo sistema di illuminazione notturna, progettato dal light designer marionanni. Il cantiere si è protratto per 17 mesi e ha coinvolto oltre 20 professionalità – dall’agronomo all’archeologo – e più di 50 maestranze specializzate. La visita a Villa Rezzola. I nuovi servizi culturaliLa visita – gratuita per gli iscritti FAI – si arricchisce inoltre di nuovi spazi e servizi culturali: una biglietteria con negozio, realizzata nel garage del vecchio casale all’ingresso della villa, e un apparato di nuovi contenuti culturali multimediali, di accompagnamento alla visita, realizzati in forma di podcast e di brevi videoracconti fruibili online e attraverso un monitor interattivo allestito nella serra. Una mappa interattiva del parco consente inoltre di scoprire le specie botaniche coltivate e alcune curiosità. Ma nei prossimi anni si punta a restaurare l’intero parco e la villa (al momento si visitano gli ambienti del piano terra, dal salone affacciato sulla terrazza panoramica alla Sala della musica con le boiserie in legno), dalle decorazioni alle collezioni di arredi e oggetti e documenti, implementando ulteriormente servizi ricreativi e culturali. Nel frattempo, la Villa e il suo giardino si visitano dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18, al costo di 10 euro.
Livia Montagnoli
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