Lo storico riallestimento del Salone Pietro da Cortona a Palazzo Barberini a Roma
In uno dei luoghi simbolo del barocco romano sono stati ricollocati i cartoni preparatori del ciclo de ‘La Vita di Urbano VIII’ - capolavori della pittura seicentesca – ricostruendo la funzione del salone come luogo di rappresentazione della dinastia Barberini

Dopo decenni (e a seguito di un importante intervento di restauro da parte del Laboratorio delle Galleria Nazionali) i cartoni preparatori del ciclo de La Vita di Urbano VIII affidati alla cerchia di Pietro da Cortona sono stati ricollocati nel Salone Pietro da Cortona a Palazzo Barberini a Roma.
Il ciclo de “La Vita di Urbano VIII” nel Salone Pietro da Cortona a Palazzo Barberini
Si tratta di un riallestimento storico volto a restituire al pubblico la funzione originaria del salone seicentesco, ovvero rappresentare e celebrare la dinastia Barberini. Il ciclo de La Vita di Urbano VIII rappresenta l’esempio più alto della produzione dell’arazzeria Barberini: un progetto monumentale in cui biografia e allegoria si intrecciano nella glorificazione del pontefice e della sua famiglia.






Il basso liccio e i cartoni della cerchia di Pietro da Cortona
I cartoni preparatori erano opere d’arte a grandezza naturale, concepite per essere trasformate in tessuto tramite la complessa tecnica del “basso liccio”, cioè con un telaio contraddistinto da un’apertura azionata da pedali, i quali permettevano tempi di lavorazioni più brevi su pezzi di grandi dimensioni. Contrariamente a quanto accadeva, i Barberini scelsero di conservare questi modelli, consapevoli del loro valore artistico e propagandistico, esponendoli nelle sale del proprio palazzo per oltre tre secoli.
Il riallestimento storico: una nuova chiave di lettura per il Salone Pietro da Cortona
Con questo riallestimento, le Gallerie Nazionali offrono una nuova chiave di lettura del Salone e del suo programma decorativo. Grazie a questo intervento, il percorso visivo e narrativo consente al pubblico di riscoprire uno dei momenti più alti della cultura barocca, in cui le arti dialogavano per celebrare la grandezza della Chiesa e della casata che più di ogni altra seppe rappresentarla nella Roma del Seicento.

Parola a Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionale d’Arte Antica a Roma
“E’ un riallestimento storico, dopo decenni il Salone Pietro da Cortona torna a stupire trasmettendo una visione più completa della magnificenza degli apparati decorativi barocchi“, spiega ad Artribune Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionale d’Arte Antica a Roma. “In seguito ad un impegnativo intervento di conservazione da parte del Laboratorio delle Gallerie Nazionali, viene valorizzato e torna fruibile, nella sua interezza, per il pubblico e per gli studiosi uno dei più notevoli e monumentali cicli biografici del Seicento“.
Valentina Muzi
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