Echi di Brexit alla prossima Biennale di Architettura di Venezia: il Regno Unito presenterà Island

Dopo vittoria del RIBA Stirling Prize per la Newport Street Gallery di Damien Hirst, la coppia architetti Adam Caruso e Peter St John ha ricevuto l’incarico per la curatela del padiglione nazionale alla kermesse veneziana. Ad affiancarli l’artista Marcus Taylor.

Mentre cala il sipario sulla Biennale Arte 2017 diretta da Christine Macel, prende gradualmente forma il mosaico delle partecipazioni nazionali alla prossima Biennale di Architettura, in programma dal 26 maggio al 25 novembre 2018. Dopo la nomina di Mario Cucinella al Padiglione Italia e i recenti annunci di Olanda e Stati Uniti, è la volta del Regno Unito, che affida a un team multidisciplinare la curatela del suo padiglione ai Giardini. Vincitrice della open call bandita la scorsa estate dal British Council è infatti la proposta firmata dalla coppia di architetti Adam Caruso e Peter St John con l’artista Marcus Taylor, dallo shakespeariano titolo Island. Traendo ispirazione da un passaggio della Tempesta, il trio inglese ha interpretato il tema guida Freespace delle curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara come un’occasione di confronto sul dibattito politico in atto.

UN TEMA CALDO PER TUTTA L’EUROPA

Padiglione della Gran Bretagna, Venezia © John Riddy

Padiglione della Gran Bretagna, Venezia © John Riddy

“Nell’anno che precede l’uscita del Regno Unito dalla Comunità Europea”, ha spiegato Peter St John, “intendiamo trasformare l’edificio in un generoso spazio pubblico che possa diventare un punto d’incontro popolare all’interno dei giardini della Biennale”. Se i dettagli sono ancora top secret, con un tema caldo come Brexit c’è da aspettarsi un progetto ad alto tasso di coinvolgimento: come anticipa Sarah Mann, Director of Architecture Design Fashion del British Council, “Island promette di essere un’installazione stimolante che senza dubbio susciterà un dibattito”. A un anno dalla vittoria del RIBA Stirling Prize per la Newport Street Gallery di Damien Hirst, prosegue dunque il momento d’oro di Caruso St John, che in 27 anni di attività vanta progetti quali la Nottingham Contemporary, il restyling della Tate Britain, il network di gallerie Gagosian e numerose partecipazioni in laguna. Sarà invece un debutto per l’artista nordirlandese Marcus Taylor, legato al duo anglo-canadese da una lunga sequenza di collaborazioni, ultima delle quali il progetto shortlisted per l’Holocaust Memorial di Londra.

– Marta Atzeni

venicebiennale.britishcouncil.org

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Marta Atzeni

Marta Atzeni

Interessata alle intersezioni fra l'architettura e le arti, si è laureata in Architettura presso l’Università degli Studi Roma Tre con una tesi teorica sui contemporanei sviluppi delle collaborazioni fra artisti e architetti. Collabora con l’AIAC nell’organizzazione di eventi, mostre e…

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