Cafaggiolo, patrimonio UNESCO, rinasce grazie ad enorme investimento privato. Succede in Toscana

Sono compresi anche il Museo Mediceo e un polo d’arte contemporanea nel piano che darà nuova vita alla tenuta medicea di Cafaggiolo, Patrimonio UNESCO dal 2013. Il programma funzionale comprende un complesso d’eccellenza, con 356 suite diffuse, strutture sportive, tre spa, quattordici ristoranti in tutta la proprietà.

Dal polo al tennis; dall’equitazione al golf; dall’arte alla gastronomia; dal benessere alla congressistica: c’era anche il Presidente della Regione Enrico Rossi alla presentazione del progetto “Il sogno di Cafaggiolo”, probabilmente uno dei più robusti investimenti che interesserà la Toscana nei prossimi anni. A concepirlo e sostenerlo, con oltre 170 milioni di euro investiti, è la famiglia Lowenstein, titolare della Lionstone, impresa specializzata nel settore immobiliare dell’ospitalità e residenziale; si tratta dello stesso soggetto che pochi mesi fa aveva annunciato il recupero del complesso della Caserma Vittorio Veneto, a Firenze. Questa volta l’attenzione si sposta nel Mugello, dove undici anni dopo l’acquisto della storica residenza della famiglia de’ Medici di Cafaggiolo – divenuta, insieme ad analoghe residenze, Patrimonio UNESCO nel 2013 – Diana e Alfredo Lowenstein (lei tra l’altro anche gallerista in Miami) hanno annunciato un intervento esteso e diversificato, votato all’ospitalità. Distribuita nei comuni di Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, la Tenuta si articola in quattordici unità poderali – alcune delle quali attualmente in stato di degrado e abbandono – e 385 ettari di terreni, tra boschivi e seminativi. A coordinare il piano di sviluppo è Emanuela Benedetti, chief architect della Marzocco Investment & Development – società anch’essa della famiglia Lowenstein – che ne ha illustrato i tratti salienti secondo tre campi di intervento: storico-culturale, sportivo e terapeutico.

RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO

La prima volta che abbiamo sentito parlare di Cafaggiolo fu per caso” hanno raccontato i coniugi Lowenstein “scoprimmo solo in un secondo momento che si trattava di uno tra i più antichi castelli medicei nella valle del Mugello. (…) Lo vogliamo riportare a nuovo splendore, attraverso un progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’intera Tenuta Medicea che, nella nostra visione, sarà una destinazione turistica d’eccellenza. Uno sviluppo immobiliare che sarà effettuato preservando l’integrità della Tenuta e dell’Unità Poderale, conservando e tutelando il patrimonio edilizio esistente, per mantenerne l’identità ed unicità”. Un processo che già parzialmente intrapreso, con il restauro della copertura del castello mediceo vero e proprio, condotto impiegando materiali di recupero e, laddove possibile, ricollocando gli elementi strutturali originari. Complessivamente intesi i lavoro determineranno la nascita di una struttura ricettiva diffusa, composta da 356 suite. Ugualmente distribuiti sull’intera area saranno i quattordici ristoranti e i dodici bar; inoltre, è prevista sia la realizzazione di una scuola di cucina, ispirata all’arte culinaria rinascimentale, e la promozione di “attività agricole legate alla tradizione del territorio”. Nel nascente Museo Mediceo verrà conservato ed esposto il patrimonio di interesse storico-artistico della Tenuta; l’allestimento prevede anche la “narrazione” dell’iter che ha condotto verso la ri-funzionalizzazione della proprietà stessa. Inoltre, verrà lanciato un concorso per la progettazione del nuovo museo di arte contemporanea. Notevole il programma sportivo, con la realizzazione di tre campi regolamentari per praticare il polo, strutture dedicate alle varie discipline dell’equitazione, cui andranno ad affiancarsi campi da calcio, calcetto, tennis e golf. Trenta i chilometri di percorsi natura concepiti per favorire l’esplorazione del territorio; previsto anche un parco avventura, biopiscine e itinerari bioenergetici. Il complesso disporrà di tre SPA e due parchi terapeutici.

ATTESI 2780 POSTI DI LAVORO, TRA DIRETTI, INDIRETTI E INDOTTI

In attesa di conoscere ulteriori dettagli degli interventi architettonici, sono state intanto rese note le aspettative in termini occupazionali della “rinascita” di Cafaggiolo. Secondo lo studio condotto dal Centro Studi Turistici, in collaborazione con Irpet, “l’investimento iniziale di 176 milioni di euro attiverà una produzione diretta, indiretta e indotta, tra forniture di beni e servizi e ricadute economiche date dalla maggiore spesa turistica, pari a 332 milioni di euro in tutta la Toscana (285,8 milioni solo in Mugello). Il valore aggiunto, quindi la ricchezza che resterà sul territorio in termini di redditi, risparmi e imposte per la pubblica amministrazione, ammonterà a 165 milioni di euro. La stima di nuova occupazione è di 2.780 unità, di cui 1.555 per effetto della produzione attivata dall’investimento; il personale addetto all’attività a regime conterà 640 unità.”

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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