2012: nuova vita sul pianeta Hangar

Milano, Hangar Bicocca, 10 aprile 2012. Un nuovo, bianchissimo Hangar spalanca finalmente i battenti. In occasione della sua rinascita, la Fondazione, grazie a un investimento di 3,5 milioni di euro e all'ingresso di nuovi investitori, ospita due progetti espositivi: “NON NON NON”, la prima retrospettiva dedicata agli artisti visivi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi; e, nella prima parte della sede, un’inedita, estesa versione dell’installazione “Shadow Play” di Hans-Peter Feldmann. Come e perché sono cambiati i 15mila mq dello spazio di via Chiese? Lo abbiamo chiesto alla direttrice, Chiara Bertola.

Da Natale 2011 fino a oggi, come sono stati utilizzati gli spazi dell’Hangar e quali cambiamenti strutturali sono stati apportati?
C’è stata una chiusura temporanea da gennaio a marzo, periodo in cui sono stati realizzati gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione per la riapertura al pubblico. Oggi HangarBicocca è dotato di aree più funzionali per le attività espositive e culturali. All’ingresso si trova il nuovo spazio dedicato ai bambini, dove si svolgono le attività creative. Una grande parete multimediale interattiva accoglie i visitatori, offrendo loro informazioni su HangarBicocca e su tutti i centri d’arte del mondo. L’area consultazione permette di consultare cataloghi, libri e riviste di settore. Anche il ristorante è stato rinnovato e migliorato.

Quali modifiche hanno interessato lo staff, il comitato scientifico e il board?
È stato ampliato lo staff in previsione degli eventi espositivi di ampio respiro che sono previsti.

ChiaraBertola IMG 8832 2012: nuova vita sul pianeta Hangar

Chiara Bertola

Rispetto agli anni passati, come varierà il budget del 2012?
La Fondazione HangarBicocca si regge su un rapporto di collaborazione pubblico-privato, fra i tre soci fondatori, la Pirelli (che ha anche la qualifica di promotore), la Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano. Pirelli porta l’onere finanziario e prevede di impegnarsi in modo adeguato per i progetti espositivi già programmati per il 2012 e per quelli successivi, in una visione a lungo termine.

A partire da domani, quali saranno le principali novità che cambieranno la vita strutturale dell’Hangar?
Come luogo di respiro internazionale per la produzione e l’esposizione di arte contemporanea, HangarBicocca si apre maggiormente alle esigenze del territorio, con programmi rivolti a un pubblico ampio, da coinvolgere in iniziative collegate all’arte. Si colloca in questa strategia la scelta di una totale gratuità delle mostre, delle iniziative culturali e delle attività formative (con particolare attenzione ai bambini). Le altre novità riguarderanno gli orari dilatati anche nella fascia serale (dalle 11 alle 23) e le attività educative continuative. Attraverso un’offerta culturale, educativa e didattica, HangarBicocca intende coinvolgere maggiormente i visitatori, invitarli a misurarsi con le idee degli artisti e con le opere, rendendole comprensibili e accessibili a tutti, addetti ai lavori e non.

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi Trittico del 900 2 2008 2012: nuova vita sul pianeta Hangar

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi - Trittico del Novecento - 2008

In questa fase di ulteriore apertura al pubblico, una personale di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi quale segnale deve lanciare? Quale tipo di poetica introduce?
La programmazione di HangarBicocca 2012 è incentrata sulla presentazione di artisti caratterizzati da una serie di elementi evidenti: una poetica fondata sul valore della memoria, un indiscutibile sapere tecnico e infine una relazione molto speciale con il tempo, intendendo con questo sia il tempo storico e presente, sia il tempo come categoria specifica che la loro opera mette in gioco. Si è optato per una scelta non convenzionale, che rifugge la tradizionale suddivisione fra mostre collettive e mostre personali, puntando piuttosto su un’alternanza fra una grande e prima retrospettiva, NON NON NON di Gianikian e Ricci Lucchi, e, soprattutto, singoli interventi ambientali appositamente concepiti per gli spazi di Hangar Bicocca, come l’allestimento di Shadow Play di Hans-Peter Feldmann.

Hans Peter Feldmann Shadow Play 2012: nuova vita sul pianeta Hangar

Hans-Peter Feldmann - Shadow Play

Come, dove e soprattutto perché è stato scelto di installare un’opera come Shadow Play?
Come artista concettuale, Feldmann tocca questioni chiave sia del nostro rapporto con la storia e con il bisogno, ma anche con l’ossessione di collezionare, salvare, preservare, sia del senso e del valore delle immagini nell’era digitale. La sua ricerca è stata presentata nelle maggiori istituzioni d’arte internazionali, fra musei, centri d’arte e biennali. Spaesante, ma anche impietosamente in contatto con la quotidianità, il lavoro di Feldmann può spalancare porte di poesia e magia assolutamente suggestive, come nel caso di Shadow Play. È per questa ragione che la sua opera, installata nello “Shed”, può risuonare nella mostra di Gianikian e Ricci Lucchi, raccogliendone tensioni e motivi (l’archivio, la memoria, ma anche il gioco) in modo evocativo e non letterale.

Kiefer3 2012: nuova vita sul pianeta Hangar

Le Torri di Anselm Kiefer all'Hangar Bicocca

Qualche anticipazione sui programmi futuri della Fondazione?
In estate (dal 20 giugno al 2 settembre) presenteremo due mostre: Studio Mumbai, il collettivo indiano di artisti e architetti guidato da Bijoy Jain, già celebrato dalla Biennale di Architettura di Venezia e dai più importanti musei del mondo, come il Victoria & Albert di Londra. A Milano darà forma a un progetto sullo spazio e l’ambiente con aree e strutture abitative dove si fondono forme ancestrali e linee del futuro. Contemporaneamente dedicheremo una personale al giovane e affermato artista cubano Wilfredo Prieto (insignito fra l’altro del Cartier Foundation Award). In HangarBicocca realizzerà un’installazione spiazzante, capace di interpretare la società contemporanea e i sui grandi temi: la finanza, la comunicazione e la cultura

Ginevra Bria

Milano // fino al 10 giugno 2012
Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi – NON NON NON
Hans-Peter Feldmann – Shadow Play
HANGARBICOCCA
Via Chiese 2
02 66111573
[email protected]
www.hangarbicocca.org

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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