Una collettiva internazionale. In mostra a Roma

Monitor Gallery, Roma – fino al 4 marzo 2017. Più di trenta artisti italiani e stranieri – dai 25 ai 35 anni – sono ospiti dell’immaginaria Fondazione Malutta. Un mix di sculture, dipinti e installazioni contribuiscono a creare n unicum nello scenario collaborativo artistico italiano.

L’itinerario parte da Venezia, dove gli artisti, dopo aver frequentato l’Accademia, hanno sentito l’esigenza di continuare a collaborare tra loro, in un percorso di ricerca e conversazione. Una “fondazione immaginaria”, la Fondazione Malutta, li ha raccolti, diventando il motore di un flusso di idee, stimoli ed espressioni. Alla base della collettiva c’è un discorso paritario: solo lo spettatore può scegliere come interagire con il caos espositivo. Nessuna gerarchia. L’atmosfera generatasi corre a metà tra una bottega d’arte e un party improvvisato, i cui componenti sono geograficamente distanti, culturalmente opposti e disugualmente sensibili. Albania, Francia, Cina, Croazia, Slovenia. Artisti giovani e dinamici immersi in un percorso sperimentale multiforme.
Il risultato: una grande opera collettiva, trasversale e poliedrica come il gruppo che l’ha creata. Un’indagine che ha confermato quanto i vari cambiamenti sociali sul fronte internazionale contaminino sempre anche lo scenario artistico di riferimento.

Michele Luca Nero

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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