Il Sarto torna a Bergamo. E scatta il tour Giovan Battista Moroni

“Il Sarto” di Giovan Battista Moroni viaggia da Londra a Bergamo. E la città lo ospita dedicando uno straordinario e coinvolgente percorso espositivo al celebre ritrattista del Cinquecento. A partire dall’Accademia Carrara.

La moglie di Charles Eastlake, primo direttore della National Gallery, nel 1862 vide il ritratto di un sarto realizzato da Giovan Battista Moroni (Albino, 1520 – Bergamo, 1578), da poco acquisito dal museo, e di una cosa fu certa: quel quadro sarebbe diventato famoso. La sua intuizione si rivelò corretta, perché ancora oggi The Tailor è una delle opere più apprezzate a Londra.
Grazie a un progetto a cura di Maria Cristina Rodeschini, per la prima volta dalla partenza per l’Inghilterra, l’opera ritorna in prestito nella terra natia. Bergamo celebra il suo arrivo nella cornice di un’esclusiva rassegna dedicata al più grande ritrattista lombardo cinquecentesco.

IL SARTO E I SUOI ABITI
Il Sarto è ora ospitato nella sala dell’Accademia Carrara dedicata al Moroni, dove incontra alcuni fra i più noti ritratti, quali i Coniugi Spini, la Bambina di Casa Redetti, il Giovane ventinovenne e il Vecchio seduto. Il dipinto rappresenta un giovane uomo il cui sguardo manifesta lucido vigore, intensa riflessività, una vivida presenza che s’inserisce nella contemporaneità, stupefacente se si considerano i cinque secoli trascorsi dalla sua realizzazione.
Il dialogo tra presente e passato trova conferma in uno speciale progetto di ricostruzione degli abiti, coordinato e supervisionato da Francesco Palmieri-Marinoni, che ha portato alla riproduzione sperimentale dei vestiti indossati dal Sarto e dai Coniugi Spini, in mostra nella sala adiacente ai dipinti.

Giovan Battista Moroni, Ultima Cena, 1565-69 - Romano di Lombardia, Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Apostolo

Giovan Battista Moroni, Ultima Cena, 1565-69 – Romano di Lombardia, Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Apostolo

LE TRACCE DEL MORONI NELL’ARTE SACRA
Il Moroni non realizzò soltanto ritratti, ma lasciò tracce profonde anche nel rinnovamento dell’arte sacra durante il Concilio di Trento. Il Museo Adriano Bernareggi presenta (oltre al Ritratto di Gian Gerolamo Albani) i dipinti sacri del pittore bergamasco, a cura di Simone Facchinetti, recentemente restaurati con il contributo della Fondazione Credito Bergamasco.
Pale d’altare, polittici, e l’Ultima Cena di Romano di Lombardia permettono di comprendere più a fondo la maestria dell’autore e il suo operato, fondamentale e pervasivo durante l’epoca in cui visse.

PALAZZO MORONI: SPLENDORE SENZA TEMPO
Per avvicinarsi ulteriormente alla grandezza dell’artista e averne una panoramica completa, il percorso prosegue al Museo di Palazzo Moroni, una lussuosa residenza dell’età barocca in cui è esposta una selezione di capolavori moroniani.
Nella Sala della Gerusalemme Liberata campeggiano il Cavaliere in rosa, con la sua posata eleganza, il Ritratto di Isotta Brembati, moglie del Cavaliere e volto caro al Moroni, e la Dama in nero, ferma e severa.

Giovan Battista Moroni, Ritratto di dama anziana in nero, 1572 ca. - Bergamo, Palazzo Moroni

Giovan Battista Moroni, Ritratto di dama anziana in nero, 1572 ca. – Bergamo, Palazzo Moroni

L’ATTUALITÀ DELLO SGUARDO
La sinergia che ha caratterizzato il lavoro dei tre centri prova l’impegno della comunità bergamasca nelle attività culturali e il suo desiderio di dare risalto alla bellezza e al prestigio dell’opera del Moroni, tanto significativa che, un tempo come oggi, parla agli occhi di chi osserva.
A sottolineare questa importante istanza comunicativa, rivolta a tutti in modo diretto, l’Accademia Carrara ha lanciato una campagna social, coordinata tra le pagine Facebook, Instagram e Twitter, e la radio: per mezzo di selfie card scaricabili dal sito web dedicato all’iniziativa, chiunque può scattarsi e condividere una fotografia, vestendo i panni di uno dei protagonisti moroniani.
Il Sarto a Bergamo e il percorso espositivo in cui è inserito testimoniano l’eccellenza di Giovan Battista Moroni nella storia e, al contempo, segnalano i fitti intrecci comunicativi che legano le forme d’arte, sia tradizionali, sia attuali.

Linda Taietti

Bergamo // fino al 28 febbraio 2016
Io sono Il Sarto. Moroni a Bergamo
a cura di Maria Cristina Rodeschini
ACCADEMIA CARRARA
Piazza Giacomo Carrara 82d
MUSEO BERNAREGGI
Via Pignolo 76
MUSEO DI PALAZZO MORONI
Via di Porta Dipinta
035 4122097
[email protected]
www.iosonoilsarto.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/50116/io-sono-il-sarto-moroni-a-bergamo/

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Linda Taietti

Linda Taietti

Nata nel 1991, vive a Bergamo e Milano, dove studia Lettere moderne alla Statale, dopo una laurea triennale in Filologia romanza. Oscillando fra il richiamo del passato e l’interesse per la contemporaneità, legge e scrive. Predilige in particolar modo la…

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