Mayassa secondo Francesco Bonami

Artisti, curatori, architetti, collezionisti… Ne ha per tutti, Francesco Bonami, nel suo ultimo libro “il Bonami dell’arte”. Ve lo stiamo regalando a puntate. E ora, dopo Patrizia Sandretto, torniamo alla categoria: con il ritratto della sceicca più ricca dell’artworld.

Vi ricordate quella scena del film Frankenstein Junior di Mel Brooks, quando al servo gobbo il professore chiede se la gobba gli dà fastidio e il servo risponde: “Gobba? Quale gobba?”. Ecco, quando si parla della sua collezione d’arte con Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, giovanissima sorella dell’attuale emiro del Qatar e incredibile potenza dietro lo sviluppo culturale del proprio Paese, la risposta è uguale a quella di Igor, il servo del professor Frankenstein, riguardo alla sua gobba: “Arte? Quale arte?.
Non si capisce se sia una questione di segretezza o un gioco, visto che tutti sanno che da anni Mayassa e il marito stanno acquistando opere d’arte di tutti i tipi e generi per sistemarle nei vari musei che inaugureranno in occasione dei campionati mondiali di calcio del 2022. Così a parole nessuna opera d’arte venduta da galleristi o case d’asta è finita nella loro collezione che, non avendo opere d’arte, non esiste nemmeno come tale.

Francesco Bonami, il Bonami dell'arte - Electa, Milano 2015

Francesco Bonami, il Bonami dell’arte – Electa, Milano 2015

Detto questo, ho lavorato con lei, o meglio per lei, due volte. La prima in occasione della mostra di Yan Pei-Ming e la seconda nella memorabile impresa di mettere in piedi la più grande mostra di Damien Hirst di tutti i tempi a Doha. Curiosa, spiritosa e un po’ distratta, è sicuramente una delle personalità più particolari che abbia conosciuto nel mondo dell’arte. Forse perché impegnata in un’impresa da non poco: convincere il proprio Paese e la propria cultura, non proprio appassionati d’immagini, che il futuro della nazione dipenderà molto anche da musei disegnati dai più grandi architetti del mondo e pieni d’immagini.

Urs Fischer - Untitled (Lamp bear)

Urs Fischer – Untitled (Lamp bear)

Un assaggio di quello che sarà il prossimo Qatar lo si ha già arrivando nel futuristico aeroporto dove ad accoglierti c’è un enorme orsetto giallo con una gigantesca lampada da tavolo sopra la testa dello svizzero Urs Fischer. Un’immagine che contrasta abbastanza con emiri e sceicchi con la classica tunica bianca e le loro signore velate. Ma la geniale strategia di Mayassa è forse proprio questa: fare entrare, usando come cavallo di Troia un orso, l’arte e la cultura contemporanee nel proprio Paese come se fosse un gioco da bambini, innocuo e ingenuo. Una volta entrato, l’arte conquisterà anche i più sospettosi o conservatori.
Considerata oggi la donna più potente del mondo dell’arte, se riuscisse nel suo ambizioso desiderio potrebbe diventare anche la donna più potente nella rivoluzione culturale del Medio Oriente. Virna Lisi dell’arte, sicuramente con il suo bel sorriso può, se non fare, dire o non dire ciò che vuole.

Francesco Bonami

Francesco Bonami – Il Bonami dell’arte. Incontri ravvicinati della giungla contemporanea
Electa, Milano 2015
Pagg. 125, € 12,90
ISBN 9788837099053
www.electaweb.com

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