In Lombardia c’è la prima edizione di BorghilentiFestival, la rassegna che celebra la rigenerazione slow

Tra le località attraversate dal tragitto della Ciclovia VENTO (in corso di infrastrutturazione), Castelnuovo Bocca d’Adda ospita “BorghilentiFestival”. Tre giorni dedicati a un modo di concepire la rigenerazione territoriale e culturale che esalta turismo lento e genius loci

Come si può trasmettere nuova energia ai piccoli centri senza stravolgerne le radici storiche e identitarie pur di richiamare, a tutti i costi, turismo e risorse? In quale modo le emergenze territoriali che necessitano di cura e monitoraggio (come i fiumi) possono tornare a essere parte attiva delle dinamiche di sviluppo di tali aree, anziché essere percepite come presenze gravose? Sono alcune delle questioni prese in esame a Castelnuovo Bocca d’Adda, meno di duemila anime nel lodigiano, che dal 31 maggio al 2 giugno 2024 in occasione della prima edizione di BorghilentiFestival. Una tre giorni dedicata ai temi della rigenerazione territoriale e culturale da tenere d’occhio fin dal debutto.

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BorghilentiFestival @Piùlento

La prima edizione di BorghilentiFestival

Non si tratta infatti di un’iniziativa spot, che chiama a raccolta una platea di ospiti provenienti dai mondi della cultura e dell’università, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione con l’obiettivo di concentrare, per un tempo limitato, un potenziale pubblico in un dato luogo. In questo angolo di campagna lodigiana, all’interno del Parco Adda Sud e della Riserva Mab Unesco Po Grande, contraddistinto dalla confluenza dell’Adda e del Po, negli ultimi mesi la cittadinanza, le scuole, le associazioni e gli esponenti del settore produttivo hanno lavorato congiuntamente per concepire un’occasione in cui ragionare insieme del destino locale. Il nuovo festival nasce come diretta emanazione dell’omonimo progetto attraverso il quale l’amministrazione comunale (in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano) punta a incidere sul futuro del paese adottando interventi di natura materiale e immateriale. Vincitore del Bando PNNR Borghi del Ministero della Cultura, il più vasto piano Borghilenti si qualifica infatti come un modello di rigenerazione urbana e culturale potenzialmente replicabile nei piccoli e medi comuni rivieraschi, lungo il Po, e nelle aree coinvolte negli oltre 700 chilometri della ciclovia VENTO. L’attesa infrastruttura punta a unire, all’insegna delle due ruote, Venezia e Torino lungo l’asse disegnato dal principale corso fluviale italiano (con un collegamento a Milano lungo il Naviglio Pavese).

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BorghilentiFestival @Piulento

Tre giorni dedicati alla rigenerazione con BorghilentiFestival a Castelnuovo Bocca d’Adda

C’è più vita in dieci chilometri lenti e a piedi che in una rotta transoceanica che ti affoga nella tua solitudine”. Prende in prestito le parole del sociologo Franco Cassano, ne Il pensiero meridiano, il professor Paolo Pileri – docente di Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano e responsabile scientifico di Borghilenti – per illustrare l’iniziativa. Raggiunto da Artribune spiega che si tratta di “un progetto di rigenerazione territoriale fatto a passi lenti che usa la lentezza come sguardo per progettare, pianificare, agire, fare politiche sociali”. La scelta di Castelnuovo Bocca d’Adda non è dunque un caso, poiché si tratta di “un comune attraversato dalla ciclovia VENTO che, per noi tutti, è un grande filo leggero lungo al quale pensare un turismo inclusivo (l’ostello solidale che stiamo realizzando ne è il simbolo), riallacciare legami tra i cittadini e la bellezza dei patrimoni rurali, di fiume e naturali, rianimare la forza aggregativa nelle piazze del paese”. In tale ottica ecco quindi che la lentezza viene intensa “come energia rigenerativa per il riscatto dei piccoli e medi paesi. Lentezza per trovare una propria dimensione di cui andare orgogliosi. Il festival porterà alla luce tutto questo e tanto altro attraverso talk, arte, musica, incontri, letture, teatro. Perché sappiamo bene che la questione è culturale, innanzitutto”.

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Il programma di BorghilentiFestival 2024

Sarà proprio il professor Pileri uno dei protagonisti della prima giornata del festival: nel pomeriggio di venerdì 31 maggio, la principale piazza del paese accoglierà l’incontro BorghilentiFestival. Attivazione, cura e cambiamento. Sul palco con Pileri, anche Ilda Curti, esperta di sviluppo locale e politiche di rigenerazione urbana, e Alessandro Coppola, docente del Politecnico di Milano (attualmente responsabile scientifico del programma di ricerca e intervento relativo allo sviluppo di strategie integrate per le aree interne lombarde). Con un calendario che combina iniziative rivolte a una platea di tutte le età (inclusi spettacoli, passeggiate, visite guidate e concerti) e scandito dalla presenza di ospiti noti al grande pubblico – come Antonella Ruggiero, Paolo Fresu con Daniele di Bonaventura, Cristiano Godano e il volto di RaiTre Emilio Casalini – BorghilentiFestival sarà anche l’occasione per presentare alla cittadinanza alcune anticipazioni sul percorso di riattivazione di Casa Peroni. Si tratta di una struttura destinata a divenire “un nuovo centro di gravità che si aggiungerà in un paese che, attraversato dalla ciclovia VENTO, sceglie un modello di turismo lento e inclusivo dove l’accoglienza di chi passerà, in bici o a piedi, sarà occasione di inclusione lavorativa per persone fragili, conoscenze, scambio di storie, nonché un’opportunità per abitare temporaneamente la dimensione del paese”. Un processo, anche questo, da seguire.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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