Via Francigena per tutti. Turismo sostenibile e accessibile in Piemonte

Il Piemonte sperimenta un itinerario turistico di accessibilità per disabili e di valorizzazione culturale dei suoi cammini religiosi sulla famosa via medievale. Una mostra a Palazzo Madama di Torino lo illustra

Il tratto piemontese della storica Via Francigena diventa un itinerario turistico rivolto a tutti, senza discriminazioni di nessun tipo. Stiamo parlando di Via Francigena for all. Percorsi di turismo accessibile e inclusivo, presentato a Palazzo Madama a Torino all’interno della mostra In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena, che ne è il suo contraltare visivo ed è visitabile fino al 10 ottobre 2023. Il Piemonte è al centro del pellegrinaggio religioso per via dell’alto numero di affreschi della Sindone: sono più di 600 le testimonianze iconografiche del Sacro Lino con l’effige del volto di Cristo riscontrata sulle facciate di case, baite, cascine, castelli, per 650 km di cammini. Da qui l’idea di valorizzare questi percorsi, unendolo a un progetto turistico di inclusione sociale.

Piverone Gesiun. Photo: Paolo Meitre Libertini
Piverone Gesiun. Photo: Paolo Meitre Libertini

Il progetto “Via Francigena for all”

Frutto di un bando ministeriale da 1,6 milioni di euro (al quale si aggiunge un 10% della Regione Piemonte per un budget complessivo di 1,760 milioni di euro), Via Francigena for all nasce appunto con l’obiettivo di rendere maggiormente accessibile e inclusivo per le persone con disabilità uno dei più storici cammini piemontesi, in particolare sui tratti dell’itinerario Canavesano e Valle Susa e territori limitrofi, con attrezzatura apposita. “Si tratta di un progetto pilota lungo un anno di studio dell’accessibilità a tutte le disabilità, motorie, sensoriali, cognitive”, ci spiega Ivana Accalai, Social Media Manager della Regione Piemonte che sta seguendo tutta la parte organizzativa di questo percorso: un unicum in Italia. “Dei 650 km totali, noi faremo attività su 250 km, mappando le 150 strutture ricettive sui cammini, la messa in atto delle panchine e dei pannelli sensoriali con illustrazioni sonore per ciechi e video sottotitolati per persone sorde e l’apertura delle chiesette”. Questo si lega al progetto Chiese a Porte Aperte, il sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata di luoghi culturali tramite smartphone e QR Code, ideato dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta: verranno rese fruibili 18 nuove chiese lungo il cammino, 365 giorni l’anno, con l’aggiunta di nuove tecnologie come la comunicazione aumentativa.

InCammino, Courtesy: Palazzo Madama, Torino
InCammino, Courtesy: Palazzo Madama, Torino

La mostra di illustrazione dei percorsi sindonici a Palazzo Madama

“Le parti accessibili in questo momento riguardano 36 km: il tratto valsusino da Villarfocchiardo ad Avigliana e il tratto canavesano da Ivrea a Viverone”, continua Accalai. “Sottoscritto da noi con i partner Agenzia di promozione e di accoglienza turistica locale Turismo Torino e Provincia e Regione Ecclesiastica Piemonte con la Consulta Regionale per i beni ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta e il supporto di Visit Piemonte, ci fa piacere che al progetto collaborino l’Unione Italiana Ciechi e l’Unione Italiana Sordi: hanno supervisionato tutto il progetto e quindi, già dalla progettazione, si può dire che è inclusivo”. La mostra a Palazzo Madama fa immaginare tutto questo. Divisa in quattro sezioni, nella prima sono presentate sedici illustrazioni originali, ispirate ai concetti del pellegrinaggio, della spiritualità, della Sindone, dei cammini, dei Santi di Carità, ma anche alla natura e al cibo, realizzate da giovani artisti italiani ormai riconosciuti a livello internazionale. Nella seconda ci sono materiali video sulla Via Francigena e gli itinerari sindonici. Nella terza sezione, una grande mappa interattiva evidenzia i cammini del progetto Via Francigena for all e i cammini sindonici illustrati nel libro di Sisto Giriodi Le altre Sindoni. La quarta sezione è dedicata all’esposizione dell’installazione Vado e vengo ideata dall’artista torinese Carlo Gloria, una provocazione artistica sul tema del cammino. “Per ora è un esperimento”, conclude Accalai, “ma il nostro sogno è di estendere questo format a tutta l’Italia”.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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