Weekend a Udine e Pordenone. Cosa fare e vedere in città e nei dintorni

Se siete in Friuli per visitare la mostra su Pasolini, tra Villa Manin e Casarsa, ecco qualche suggerimento per scoprire due città non troppo conosciute sul versante storico e artistico

È l’obiettivo di grandi fotografi stranieri, da Herbert List a Henri Cartier-Bresson, Jerry Bauer, Jonas Mekas, Erika Rabau, Philippe Koudjina a raccontare Pier Paolo Pasolini, la sua dimensione umana e l’essere artista, i suoi luoghi (come le case romane di Monteverde e dell’Eur), gli incontri. Oltre 170 ritratti inediti raccolti in occasione della mostra diffusa Sotto gli occhi del mondo in scena dal 24 settembre (fino all’8 gennaio 2023) tra Villa Manin di Passariano (Codroipo) e il Centro Studi PPP di Casarsa, in occasione del centenario della nascita dell’intellettuale e artista forse più fotografato del Novecento. A Casarsa, paese d’origine della famiglia materna, Pasolini visse tra la fine del 1942 e l’inizio del ’50: un’intensa stagione friulana di cui porterà sempre memoria, evocata da siti tuttora visitabili sul territorio (anche con tour guidati), come il Glisiùt, la Loggia di San Giovanni, la chiesetta di San Antonio Abate a Versuta, Palazzo Rota a San Vito al Tagliamento, il Castello di Valvasone. Ripercorrere il Friuli pasoliniano, tra le province di Pordenone e Udine, è anche un’occasione per scoprire due cittadine fin troppo spesso escluse dalle principali rotte turistiche. Qui qualche consiglio per organizzare un viaggio tra Udine e Pordenone.

Livia Montagnoli

UDINE. L’ITINERARIO IN CENTRO CITTÀ

Cittadina dall’allure composta ed elegante, Udine si offre al primo sguardo col castello che domina dall’alto il centro storico, già sede del patriarca di Aquileia, poi a più riprese rimaneggiato, e oggi sede dei Musei Civici. Il nucleo urbano più antico si è sviluppato come città fortificata ai piedi del colle (delle antiche cinte murarie si conservano solo tre delle tredici porte, Porta Manin, Porta Aquileia e Porta Villalta): ne resta traccia negli edifici di origine medievale di via Mercatovecchio e nelle facciate in stile veneziano dei palazzi di epoca rinascimentale. Piazza Libertà è probabilmente il manifesto più evidente della dominazione della Serenissima, che a Udine si impose a partire dal 1420: la Loggia di Lionello, fedele ricostruzione dell’originale andata distrutta nell’Ottocento, si segnala per l’inconfondibile stile lagunare, ma è sulla Torre dell’Orologio che il leone di San Marco non lascia adito a dubbi sul lungo dominio veneziano in città. Ci si sposta poi nell’antica piazza delle Erbe, oggi piazza Matteotti, segnalata dalla fontana del raffaellesco Giovanni da Udine e dalla Chiesa di San Giacomo, che rivela all’interno una Donna velata realizzata da Antonio Corradini.
Si conclude il tour presso il Duomo di fondazione medievale – dove è Tiepolo a firmare diverse pale d’altare, come quella dedicata ai santi patroni Ermacora e Fortunato – con l’adiacente Oratorio della Purità, prova magistrale dell’abilità di frescanti di Giambattista Tiepolo e suo figlio Giandomenico, che sul soffitto rappresentarono l’Assunta con Gloria degli angeli e sulle pareti scene bibliche a monocromo grigio su fondo oro. Consigliata anche la visita al Museo del Duomo, per gli affreschi di Vitale da Bologna e l’antica arca marmorea che conserva le spoglie del patriarca Bertrando. Passeggiando tra le strade più antiche, inoltre, non è raro imbattersi in tratti superstiti delle rogge (in gran parte interrate negli Anni Cinquanta) che attraversavano la città.

Torre dell'Orologio, Udine

Torre dell’Orologio, Udine

SCOPRIRE TIEPOLO AL PALAZZO ARCIVESCOVILE DI UDINE

Il Palazzo Arcivescovile è sede dagli Anni Sessanta del Museo Diocesano. Ma, ancora una volta, è soprattutto per ammirare il talento di Giambattista Tiepolo, che Udine ha finito per considerare una sorta di cittadino onorario per la ricchezza delle testimonianze lasciate in città, che si arriva fin qui, dove l’artista affrescò il soffitto dello scalone d’onore con la Caduta degli angeli ribelli, la Sala rossa, sede del Tribunale ecclesiastico, con Il Giudizio di Salomone e la Galleria degli Ospiti con alcuni episodi della vita di Abramo, Isacco e Giacobbe. In Sala azzurra si apprezzano le grottesche di maniera raffaellesca di Giovanni da Udine. Ma il tour non può dirsi completo senza la visita alla biblioteca patriarcale.

Tiepolo al Palazzo Arcivescovile, Udine

Tiepolo al Palazzo Arcivescovile, Udine

I MUSEI CIVICI DEL CASTELLO DI UDINE

Al castello si accede dall’Arco di Bollani, che dà accesso alla sommità del colle da cui, nelle belle giornate, si ammirano le montagne delle Alpi Orientali. La Pinacoteca allestita nelle sale del palazzo ripercorre la storia della pittura locale dal Trecento all’Ottocento, con opere in gran parte appartenute in passato a congregazioni religiose cittadine. Tra gli altri, sono rappresentati Vittore Carpaccio, il Pordenone e Tiepolo. Al terzo piano dell’edificio ha sede il Museo Friulano della Fotografia.

http://www.civicimuseiudine.it/

Il Castello di Udine

Il Castello di Udine

LA VISITA A CASA CAVAZZINI. NON SOLO ARTE MODERNA

Solo dal 2012 Casa Cavazzini è sede del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, trasformata su progetto di Gae Aulenti, che ha tenuto conto della riscoperta di preziose preesistenze come gli affreschi quattrocenteschi ispirati ai bestiari medievali e i soffitti lignei policromi, oggi apprezzabili durante la visita. La collezione del museo comprende circa quattromila opere tra quadri, sculture e disegni, oltre all’Appartamento Cavazzini, che vanta interventi dell’architetto Ermes Midena e di Corrado Cagli, Mirko e Afro Basaldella (che qui realizzò, nel 1938, le uniche tempere murali oggi ascrivibili al suo portfolio).

Casa Cavazzini, Udine

Casa Cavazzini, Udine

GLI ARCHIVI DI PALAZZO VALVASON MORPURGO A UDINE

Edificio di fondazione settecentesca, Palazzo Valvason Morpurgo è sede delle Gallerie del Progetto, dove si conservano prestigiosi archivi di architettura e design di autori friulani (D’Aronco, D’Olivo, Aloiso), per un totale di ventimila testimonianze, tra disegni, plastici, fotografie e diapositive storiche. Gli archivi sono visitabili solo su appuntamento, ma danno spesso il la a mostre temporanee.

Palazzo Valvason Morpurgo, Udine

Palazzo Valvason Morpurgo, Udine

LE MOSTRE DELLA GALLERIA TINA MODOTTI

Dal 2009, l’edificio di gusto Liberty dell’ex mercato del pesce di via Sarpi è intitolato a Tina Modotti, ed è spazio permanente per l’esposizione di opere fotografiche, provenienti in gran parte dal patrimonio dei musei cittadini, dedicato, non a caso, alla memoria dell’intraprendente fotografa udinese, dedita all’attivismo non meno che alla ricerca artistica. In città, una lapide in via Pracchiuso, con la poesia che il poeta Pablo Neruda le dedicò dopo la sua tragica scomparsa, segnala la sua casa natale.

L'ex mercato del pesce di Udine in una foto d'epoca

L’ex mercato del pesce di Udine in una foto d’epoca

IL TEMPIO OSSARIO DI UDINE

Terminato nel 1927, ma inaugurato solo nel ’40, il Tempio Sacrario di San Nicolò, che tutti conoscono come Tempio Ossario di Udine, è annunciato dalla vista dell’imponente cupola che precede l’arrivo presso la Rotonda XXVI luglio. Il monumento, realizzato su progetto degli architetti Provino Valle e Alessandro Limongelli, conserva le spoglie di 21.500 caduti nella Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia. Sulla facciata, quattro grandi statue di Silvio Olivo rappresentano l’Alpino, il Fante, l’Aviatore e il Marinaio. Il progetto è riconducibile alla propaganda dei sacrari che nel Ventennio divenne simbolo della retorica fascista.

Tempio Ossario, Udine

Tempio Ossario, Udine

PORDENONE. L’ITINERARIO IN CENTRO CITTÀ

Solo una cinquantina di chilometri separano Pordenone da Udine. Il centro cittadino è piuttosto raccolto, caratterizzato dall’infilata di portici (quelli di corso Vittorio Emanuele II sono i più frequentati) e palazzi che conservano traccia dello splendore rinascimentale. Più antiche sono la Loggia gotica del Palazzo Comunale e, proprio accanto, la Cattedrale di San Marco, col suo alto campanile in stile romanico-gotico: la facciata duecentesca si presenta spoglia, perché rimasta incompiuta, ma pregevole è il portale in stile rinascimentale di Antonio Pilacorte; all’interno opere del Pordenone (al secolo Giovanni Antonio de Sacchis, pittore che in città nacque, vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo) e allievi. Dal ponte di Adamo ed Eva si raggiunge il parco fluviale del Noncello, dove nel Duecento sorgeva il porto che diede il nome al primo insediamento della città (Portus Naonis).

Palazzo del Comune, Pordenone

Palazzo del Comune, Pordenone

IL MUSEO CIVICO D’ARTE DI PALAZZO RICCHIERI

Tra gli edifici più antichi della città, Palazzo Ricchieri – che porta il nome della famiglia di mercanti di stoffe che ne fu proprietaria tra il XIV e il XX secolo – è oggi sede del Museo Civico d’Arte, ed espone parte delle collezioni comunali (recentemente oggetto di un bel progetto per la valorizzazione dei depositi), centrate principalmente sulla scuola veneta-friulana.
Il palazzo conserva inoltre lacerti di affreschi di tema allegorico ed epico, con storie di Tristano e Isotta.

Museo Civico di Palazzo Ricchieri, Pordenone

Museo Civico di Palazzo Ricchieri, Pordenone

LE MOSTRE ALLA GALLERIA HARRY BERTOIA

La Galleria Harry Bertoia ha sede nel complesso architettonico storico di Palazzo Spelladi. Intitolata al designer di Pordenone vissuto tra il 1915 e il 1978 – cui si deve anche l’ideazione della sedia-scultura Diamond –, è spazio espositivo per mostre ed eventi. Fino al 16 ottobre si visita la personale di Maurizio Galimberti, Mosaici scomposti.

https://www.comune.pordenone.it/it/comune/il-comune/strutture/galleria-harry-bertoia

La Galleria Harry Bertoia, Pordenone

La Galleria Harry Bertoia, Pordenone

LA FONDAZIONE ALDO FURLAN

Legata al nome – e alla valorizzazione – dello scultore friulano Aldo Furlan (Pordenone 1905 – Udine 1971), la fondazione promuove la scultura antica, moderna e contemporanea attraverso ricerca, pubblicazioni e mostre, avvalendosi anche di spazi espositivi permanenti in Palazzo Tadea a Spilimbergo. Nella sede espositiva di Pordenone, in via Mazzini 53, è attualmente visitabile il progetto di Daniele Puppi, Infrasub, installazione video sonora fruibile in notturna (19-24), che prende le mosse da un frammento di discorso di Pier Paolo Pasolini. E fino al 22 ottobre, Casa Furlan ospita anche la personale di Alberto Fiorin, Prospettive tattili.

https://www.fondazioneadofurlan.org/

Alberto Fiorin, Prospettive Tattili, Casa Furlan, Pordenone

Alberto Fiorin, Prospettive Tattili, Casa Furlan, Pordenone

PAFF! IL MUSEO DEL FUMETTO A VILLA GALVANI

A Villa Galvani, all’interno dell’omonimo parco cittadino, si scopre il PAFF!, Palazzo Arti Fumetto del Friuli, prima istituzione culturale in Italia che promuove la divulgazione dell’arte e della scienza attraverso lo strumento facilitatore del fumetto. Il centro, fondato nel 2018, propone esposizioni temporanee, corsi di formazione, percorsi ludico-didattici, eventi e conferenze. Fino al 16 ottobre si visita la mostra di Tony Wolf (l’illustratore Antonio Lupatelli).

https://paff.it/

Al Paff di Pordenone

Al Paff di Pordenone

DOVE MANGIARE TRA UDINE E PORDENONE

Agli Amici 1887 non è solo la tavola d’autore di riferimento di Udine (ci troviamo a Godia, nella prima periferia della città), ma uno dei ristoranti più apprezzati d’Italia. Il merito si deve all’ospitalità garbata e calorosa della famiglia Scarello, che in cucina è ben rappresentata da Emanuele Scarello, cuoco appassionato del suo territorio, che porta nel piatto con grande raffinatezza. Passeggiando per il centro città, è vivamente consigliata una sosta alla pasticceria Flag di Michelangelo Coviello, che alla fine del 2021 ha preso il posto di Biasetto nella palazzina dalle pareti rosso mattone di via Poscolle.
A Pordenone scopriamo invece un’altra specialità gastronomica locale, i prosciutti dei F.lli Martin, a cominciare dal San Daniele Dok Dall’Ava; qui è piacevole fermarsi per una degustazione di affettati, pane e lardo o indugiare in un piatto di canederli in brodo di funghi, prima di concludere con una degustazione di formaggi di malga. Senza dimenticare di fare acquisti per il rientro a casa.

https://www.agliamici.it/
https://fratellimartin.it/

La Prosciutteria F.lli Martin a Pordenone

La Prosciutteria F.lli Martin a Pordenone

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