Cultura e integrazione in Germania. Come aiutare rifugiati siriani ed iracheni ad inserirsi? Assumendoli nei musei e invitandoli a visitarli

Il Ministero della Cultura Tedesco assume diciannove rifugiati siriani e iracheni per fare le guide turistiche nei Musei d’arte. Come far capire cosa sta succedendo in Siria e in Iraq? Non bastano le cronache quotidiane sui telegiornali, le immagini shock, gli articoli di approfondimento. La cultura può fare molto di più, anche indirettamente, mettendo in […]

Il Ministero della Cultura Tedesco assume diciannove rifugiati siriani e iracheni per fare le guide turistiche nei Musei d’arte. Come far capire cosa sta succedendo in Siria e in Iraq? Non bastano le cronache quotidiane sui telegiornali, le immagini shock, gli articoli di approfondimento. La cultura può fare molto di più, anche indirettamente, mettendo in luce in maniera diversa qual è la posta in gioco. Il progetto si chiama Multaqa – il Museo come meeting point e coinvolge il Museo per le Arti Islamiche, il Museo del Vicino Oriente Antico, il Skulpturensammlung, il Museo per l’Arte Bizantina e il Deutsches Historisches Museum, tutti a Berlino.
I rifugiati sono stati selezionati ed addestrati come guide nell’ambito di una iniziativa che offre ai compaesani stessi, appena arrivati in Germania, la possibilità di visitare gratuitamente i musei, con un supporto didattico nella loro lingua d’origine.

A CHI SI RIVOLGE
Con una attenzione particolare per i giovani ed i bambini, il programma offre però l’opportunità di una visita, che si svolge il mercoledì o il sabato pomeriggio, a persone di tutte le età. Naturalmente i tour si concentrano soprattutto su quei manufatti che raccontano la storia dei paesi da cui i rifugiati provengono e il mondo arabo, oppure su quelle opere che stimolano una opportunità di dialogo interculturale, con l’obiettivo di aiutare attraverso la cultura l’inserimento nella società tedesca e stimolare il confronto. Questo può essere un esperimento di integrazione da imitare e i primi risultati non hanno mancato di farsi vedere. La partecipazione si è rivelata infatti molto alta e alcuni degli spettatori hanno voluto rinnovare l’esperienza per tutti i musei previsti nel percorso.

 http://www.smb.museum/en/museums-and-institutions/museum-fuer-islamische-kunst/home.html

-Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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