Sotheby’s batte Christie’s. Venduto a New York a oltre 5 milioni di dollari uno studio di Constable, battuto nel 2013 dalla rivale per 5mila dollari come opera di un seguace

Non starà passando certamente un buon momento, chi nel 2013 valutò come esercizio mediocre di un pittore seguace di John Constable (1776-1837), con una stima tra le 500 e le 800 sterline, un paesaggio plumbeo con la cattedrale di Salisbury, scoperto essere un Constable originale. Quando nel luglio 2013 fu acquistato per poco più di […]

Il Constable venduto da Sotheby’s

Non starà passando certamente un buon momento, chi nel 2013 valutò come esercizio mediocre di un pittore seguace di John Constable (1776-1837), con una stima tra le 500 e le 800 sterline, un paesaggio plumbeo con la cattedrale di Salisbury, scoperto essere un Constable originale. Quando nel luglio 2013 fu acquistato per poco più di 5mila dollari, durante un’asta organizzata da Christie’s per liquidare i beni di un’anziana aristocratica inglese, il suo acquirente fece restaurare l’olio e scoprì che, sotto lo strato di pigmento scuro e opaco aggiunto successivamente alla composizione del dipinto, si nascondeva uno dei cinque studi preparatori di Constable per la tela Salisbury Cathedral from the Meadows del 1831, attualmente di proprietà della Tate di Londra.
Qualche giorno fa, la tela è ritornata all’asta, stavolta da Sotheby’s, a New York, durante la settimana dedicata agli Old Masters, con una stima evidentemente più consistente: 2-3 milioni di dollari. Durante l’asta, due anonimi acquirenti al telefono hanno fatto lievitare la cifra sino ai 5,2 milioni, il 99,7% in più rispetto alla cifra ridicola con cui Christie’s si era inconsapevolmente disfatta dell’opera, appena due anni prima. Al duro colpo, la casa d’aste ha reagito dichiarando pubblicamente che non c’è ancora unanimità degli esperti sulla nuova attribuzione. In realtà, l’opera è stata analizzata da Anne Lyles, una delle maggiori specialiste del paesaggista inglese, ex curatrice del dipartimento di arte inglese del Settecento e Ottocento della Tate, che ha affermato con fermezza ed entusiasmo l’originalità del dipinto.

Marta Pettinau

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Marta Pettinau
Marta Pettinau nasce ad Alghero nel 1984, dove al momento vive e lavora. Ma con la valigia in mano. Laureata a Sassari in Scienze dei Beni Culturali, ha conseguito nel 2011 la laurea specialistica in Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia, con una tesi dal titolo “La Biennale Internazionale di Istanbul. Storia, luoghi, esiti di una biennale post-periferica”. Co-curatrice del progetto RI-CREAZIONE per 1:1projects, a Roma, nel 2009; nello stesso ha curato la collettiva Verso Itaca presso Metricubi, a Venezia. Ha collaborato con l’ufficio stampa del Festival dell’Arte Contemporanea di Faenza. Ora è curatrice indipendente e giornalista freelance.