Romaeuropa Festival 2014, ecco il programma. “La città? È il nostro punto di riferimento”: tensioni accantonate, si riparte in grande, oltre cento gli eventi in arrivo in autunno

“Fin dalla sua nascita la Fondazione ha creduto nell’Europa come indica il suo stesso nome, e, quest’anno in cui l’Italia assume la Presidenza del Semestre Europeo, dedichiamo il Festival a questa idea realizzata, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, e da migliorare anche con il contributo del mondo della cultura”. Basta fare […]

Fin dalla sua nascita la Fondazione ha creduto nell’Europa come indica il suo stesso nome, e, quest’anno in cui l’Italia assume la Presidenza del Semestre Europeo, dedichiamo il Festival a questa idea realizzata, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, e da migliorare anche con il contributo del mondo della cultura”. Basta fare uno più uno uguale due: si parla del Romaeuropa Festival, e chi ne parla, nelle more della presentazione della 29a edizione, avvenuta oggi, è il presidente Monique Veaute, agli onori delle cronache in questi giorni anche per i rumors che la vorrebbero in corsa per la poltrona di assessore alla cultura capitolino. Passata è la tempesta, dunque, par di capire, dopo le infuocate polemiche seguite al mancato rinnovo da parte del Comune della gestione del Teatro Palladium: “La città, l’orizzonte internazionale, il valore delle opere degli artisti contemporanei, il rapporto con il pubblico sono da sempre i nostri punti di riferimento, e da questi ripartiamo con questa nuova avventura”, ha chiosato il direttore Fabrizio Grifasi.
Si riparte dunque per una nuova ricchissima annata: dal 24 settembre al 30 novembre prossimi, al netto di anteprime ed anticipazioni, già partite in qualche caso. Danza, teatro, circo, arti visive, musica, in un coacervo di location che comprende – fra gli altri – Accademia Di Francia a Villa Medici, Auditorium Conciliazione, La Pelanda, i teatri Argentina, Brancaccio, Eliseo, Orologio, Piccolo Eliseo, Vascello. 52 appuntamenti per 118 eventi provenienti da 19 paesi diversi, 20 prime italiane, 5 prime assolute, e poi 10 installazioni sonore in mostra a Digital Life – Play, alla sua quinta edizione negli spazi de La Pelanda. Qualche nome? Si va dalla danza di Akram Khan e Israel Galván, Hofesh Shechter, Frédérick Gravel, al teatro di Angélica Liddell, ricci/forte, Giorgio Barberio Corsetti, Emma Dante, al nuovo circo di Acrobates, Dada Masilo, alla musica con Alain Platel, Lucia Ronchetti, Letizia Renzini, Motus, Tempo Reale, Le Luci Della Centrale Elettrica.

www.romaeuropa.net

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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