Teatro, performance, circo, danza, nelle dimore dei Savoia. Ovvero, Teatro a Corte: tre weekend di festival a Torino, tra immersioni nella natura e nello spazio urbano

Con l’arrivo dell’estate, i festival teatrali si fanno sempre più fitti: però nessuno può vantare la magia di disporre delle dimore storiche dei Savoia come location in cui presentare gli spettacoli. Accade a Teatro a Corte, per la cui quattordicesima edizione le residenze sabaude si aprono al pubblico nei tre weekend dal 5 al 21 […]

Con l’arrivo dell’estate, i festival teatrali si fanno sempre più fitti: però nessuno può vantare la magia di disporre delle dimore storiche dei Savoia come location in cui presentare gli spettacoli. Accade a Teatro a Corte, per la cui quattordicesima edizione le residenze sabaude si aprono al pubblico nei tre weekend dal 5 al 21 luglio. Con scelte in equilibrio tra l’apertura a nuovi e più ampi pubblici e la ricerca scenica, tra sconfinamenti di genere e tradizioni ripensate. Ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte, con la storica direzione di Beppe Navello, il festival vanta il sostegno del Mibac, della Regione Piemonte, di Comune e Provincia di Torino e della Fondazione CRT.
Ampio spazio al circo contemporaneo: dalla Danimarca il Cuerdo di Karl Stets contamina l’arte circense di thriller e horror; i francesi si confermano talenti del genere con il giovane collettivo Ivan Mosjoukine, l’Atelier Lefeuvre & André e Yann Frisch che ha in comune con l’artista finlandese Kalle Nio l’intreccio di circo e “magie nouvelle”. Grande attesa poi per il teatro visuale della compagnia londinese 1927, che presenta in prima nazionale The Animals and the Children took to the Streets, e per la danza dell’irlandese Colin Dunne con Out of time. Non manca la vetrina internazionale, quest’anno dedicata ai Paesi Bassi: lavori site specific di Dries Verhoeven, Nick Steur, e la performance WasteLand di Alexandra Broeder nel meraviglioso Parco La Mandria della Venaria. E poi, la danza: Boukje Schweigman e la prima nazionale di The Dry Piece della danzatrice e coreografa Keren Levi.
Il Castello di Racconigi ospita la performance di Ilona Jäntti, la danza di Gabriella Cerritelli e la performance di Yoann Bourgeois in prima nazionale. Tante le altre proposte: dalla rivelazione di C.ie Zerogrammi, alle creazioni ad hoc per il Teatrino di Corte del Castello di Agliè e per la Venaria Reale di Paolo Mohovich, allo spettacolo di József Trefeli al Castello di Rivoli. L’installazione di La Voce delle Cose e la musica di Carlone, Li Calzi e Righeira, il Teatr Polski di Bielsko-Biala e la Chewingum revolution di Robert Talarczyk, contaminano il festival, che chiude in perfetto stile ibrido con il visual di Luc Amoros: la facciata della Venaria come una grande Page Blanche da scrivere ancora.

– Silvia Scaravaggi

teatroacorte.it

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Silvia Scaravaggi

Silvia Scaravaggi

Operatrice culturale e curatrice indipendente. Si è laureata con Sandra Lischi all'Università di Pisa in Teoria e tecniche dei mezzi di comunicazione audiovisiva; ha approfondito lo studio dei nuovi media durante il Socrates all’Universiteit van Amsterdam. Ha collaborato con Aiace…

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