Moderno e Contemporaneo, mercato guardingo sulla piazza milanese. Da Sotheby’s bene il Futurismo, con Baldessari e Dottori. Invenduti invece Giulio Turcato, Carla Accardi, Renato Guttuso

Ultimi colpi di martelletto ieri da Sotheby’s a Milano, che chiude le sue aste autunnali di Arte Moderna e Contemporanea con un totale di 5.3 milioni di euro e una percentuale di venduto del 58.5%. Nel totale i risultati riflettono un mercato italiano appesantito dalla crisi economica, che troppo spesso negli acquisti guarda ancora alle […]

Ultimi colpi di martelletto ieri da Sotheby’s a Milano, che chiude le sue aste autunnali di Arte Moderna e Contemporanea con un totale di 5.3 milioni di euro e una percentuale di venduto del 58.5%. Nel totale i risultati riflettono un mercato italiano appesantito dalla crisi economica, che troppo spesso negli acquisti guarda ancora alle aste all’estero. Il grande successo delle Italian Sales di Londra si deve in buona parte a compratori connazionali, oltre ad un’offerta selezionatissima di opere che vengono destinate alla piazza londinese.
La prima tornata del 27 novembre, con un’atmosfera molto pacata a Palazzo Broggi, ha visto trionfare Giorgio Morandi con Fiori del 1952, battuto a 420.750, terzo prezzo più alto per una composizione floreale, Giorgio de Chirico con La Danse del 1934 (336.750) e Alberto Burri, Spider, a 300.750.
Il giorno successivo, top lot per Roberto Marcello Baldessari con l’opera Umziehen, battuta a 82.350 e Alik Cavaliere, con un bronzo alto 198 cm, battuto a 75.150, world record per le sculture degli anni ‘70. A seguire un’opera di primo Novecento di Gerardo Dottori, Forze Ascensionali (63.150), Giorgio de Chirico con Cavallo con drappo rosso del 1962 (60.750); trionfante anche dalla sera precedente Gianni Colombo, Spazio elastico – 16 quadrati (58.350). Per il Futurismo e la sua seconda generazione, buoni risultati per Fillia, Ugo Gianattasio, Giulio D’Anna, Tullio Crali e Prampolini. Due Nature Morte su carta di Giorgio Morandi hanno superato le loro stime massime.
Carla Accardi conferma i risultati della sera precedente, con un’opera in sicofoil trasparente del 67, battuta a 55.950, mentre un Azzurro Turchese del 64 è andato invenduto, con una stima di 50-70.000. Raggiunge quasi la stima massima un bel Generale di Baj del 65, battuto a 48.750; bene per Capogrossi con Superficie 485 a 43.950 e Superficie 357 a 46.350, come anche per Sam Francis che arriva a 39.150 con una carta del 78 e Christo che da una stima massima di 30.00 arriva a 47.550 con il progetto per Porta Pinciana e a 51.150 con quello per Sonoma County in California. Nella scultura, Louise Nevelson con un legno dipinto del 55 ha trovato un compratore per 42.750 e con Black excursion 1 a 24.750; si rifà dall’invenduto della serata Fausto Melotti, con Viola Mammola battuta a 42.750. Arnaldo Pomodoro con Bassorilievo del 1962 ha raggiunto i 48.750, mentre Giò Pomodoro, con Tensione del 59 ha superato di poco la stima minima con 34.350 e un suo bracciale ha più che raddoppiato la stima a 18.125. Schiaccia le stime Gianfranco Baruchello con Trasgressione Navale del 1975, battuto a 19.950.
Fra i più giovani, Sue Williams con un acrilico su tela di 122×95 cm del 1993 battuto a 4.750 sotto la stima minima, e Luca Pignatelli con una Locomotiva del 99 a 27.150.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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