Fermata Bicocca. Per una serata l’Hangar risuona dei suoni della Stazione Centrale di Milano, ecco il foto report dell’appuntamento con Herbert Distel

La Stazione di Milano? È alla Bicocca. Tranquilli, nessuno scoop su improvvise sterzate urbanistiche meneghine, né nuovi spericolati progetti in chiave Expo 2015: parliamo di arte – e qui il senso è assai più ampio di quello che ci è abituale -, e tutto si è svolto per una sola serata. Ovvero quella di giovedì […]

La Stazione di Milano? È alla Bicocca. Tranquilli, nessuno scoop su improvvise sterzate urbanistiche meneghine, né nuovi spericolati progetti in chiave Expo 2015: parliamo di arte – e qui il senso è assai più ampio di quello che ci è abituale -, e tutto si è svolto per una sola serata. Ovvero quella di giovedì 13 ottobre, quando l’Hangar Bicocca ha ospitato la prima diffusione dal vivo in Italia di La Stazione di Herbert Distel (1942, Berna), “contributo essenziale nel campo della composizione musicale ambient-concreta ed uno degli episodi più importanti nella storia delle relazioni tra arte contemporanea, pratiche concettuali e musica”.
Nel 1987 l’artista ha realizzato una serie di field recordings all’interno della Stazione Centrale di Milano, che hanno costituito la base per la creazione di un’opera sperimentale in cinque parti divise in due atti. I sottotitoli di ciascuna delle parti si basano su annunci della stazione ferroviaria, che si mescolano con una base musicale continua. Contemporaneamente si riconoscono i treni sferragliare, le porte che si chiudono, diversi annunci, fischi di capotreni e persone che corrono. “Tutte queste fonti sonore sono state elaborate e stratificate, dando così forma ad un unico paesaggio sonoro, con una combinazione auratica ed onirica fra rumori industriali e riverberi”.
Considerata uno dei capolavori della musica ambient concreta, La Stazione è stata creata seguendo il modello dell’opera La Collina (1947) di Mario Peragallo e si è basata sulla Spoon River Anthology. La presentazione dell’opera di Distel costituisce l’ultima tappa del progetto I was driven on and on, un programma di incontri sulle modalità di rapporto tra spaesamento/ossessione e produzione/condivisione, svoltosi – a cura di Filipa Ramos – tra Roma, Venezia e Milano nel corso del 2011. Un’opera musicale, difficile da testimoniare? D’accordo, ma Artribune non si arrende, e allora eccovi un bel po’ di immagini di Distel e della serata all’Hangar…

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Redazione

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