Soap opera Meccanotessile. A Firenze quello che per anni è stato un mega centro d’arte contemporanea in predicato, verrà venduto a immobiliaristi che ci faranno palazzine. Mercoledì Matteo Renzi spiegherà il perché

Sono trent’anni che se ne parla, ahinoi. Anche se fin dal lontano 2009 il neosindaco Matteo Renzi parlò molto chiaro: a questo punto l’ex Meccanotessile lo vendo, almeno faccio cassa e recupero risorse per servizi pubblici e altro. E così effettivamente sta andando. Il sogno, durato lustri, di avere un centro d’arte contemporanea di dimensioni […]

Sono trent’anni che se ne parla, ahinoi. Anche se fin dal lontano 2009 il neosindaco Matteo Renzi parlò molto chiaro: a questo punto l’ex Meccanotessile lo vendo, almeno faccio cassa e recupero risorse per servizi pubblici e altro. E così effettivamente sta andando. Il sogno, durato lustri, di avere un centro d’arte contemporanea di dimensioni e tono internazionale sta definitivamente e ufficialmente abbandonando la città di Firenze. Per carità, non che la Strozzina o Ex3 non facciano egregiamente il loro lavoro, anzi il livello di qualità (se poi vi aggiungiamo gioiellini tipo il Museo Marini) non piazza di certo il capoluogo toscano agli ultimissimi posti in classifica; certo è, tuttavia, che la suggestione ed il blasone di uno spazio post-industriale nella culla del rinascimento, con decine di migliaia di mq di ex opifici avrebbe significato una svolta assoluta a livello cittadino ma anche nazionale e forse internazionale.
Così non è stato, l’epilogo, anzi, si è rivelato essere molto “all’italiana”, e nell’ex Meccanotessile di Rifredi, al di là delle promesse di aree verdi, asili e teatri, quel che è certo (e sarà certificato mercoledì da Renzi stesso in uno degli incontri a margine del progetto dei 100 luoghi, ampia ricognizione degli spazi da recuperare in città) è che qui si faranno, indovinate un po’?, residenze. Abitazioni. Case. Palazzine.
Speriamo almeno le facciano progettare a qualche bravo architetto (a Firenze non ne mancano, anche giovani) e che presto qui, come previsto, sfrecci la linea 3 della tranvia…

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Redazione

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