Al via Affordable Art Fair New York. Ma le attenzioni sono tutte per l’Asia e Singapore, con una sfida lanciata ad Hong Kong

Non conosce soste, il proselitismo globale della fiera Affordable Art Fair: l’arte deve essere per tutti, dai collezionisti più navigati ai novizi, per cui avanti con proposte artistiche che vanno dai 100 ai 10mila dollari, con una larga fetta al di sotto dei 5mila. Lo scorso anno AAF è approdata anche in Italia, a Milano, […]

Non conosce soste, il proselitismo globale della fiera Affordable Art Fair: l’arte deve essere per tutti, dai collezionisti più navigati ai novizi, per cui avanti con proposte artistiche che vanno dai 100 ai 10mila dollari, con una larga fetta al di sotto dei 5mila. Lo scorso anno AAF è approdata anche in Italia, a Milano, e adesso si appresta ad aprire le sue porte newyorchesi, dal 22 al 25 settembre, nella location di 7 West 34th Street, praticamente sotto all’Empire State Building. Ma l’area strategica nel mirino degli organizzatori è ben altra: tra il 18 e il 20 novembre approda a Singapore, andando ad incontrare la middle-class nascente e il boom degli acquisti in arte della regione.
L’edizione scorsa di AAF Singapore è stata quella che ha avuto maggior successo tra le “prime” del marchio londinese, che mira ora ad aprire anche in Cina nel 2013. C’è chi definisce Singapore uno degli hub del futuro, grazie agli eventi artistici che annualmente si moltiplicano, a partire dalla fiera di grande successo Art Stage di gennaio, con le mostre di Ai Weiwei, Yayoi Kusama e Takashi Murakami che all’ultima edizione hanno attratto oltre 32mila persone; o alla prossima apertura – prevista per il 2015 – di una Galleria Nazionale d’Arte di 60mila metri quadrati. Anche Singapore ha la sua biennale, organizzata dal suo Art Museum con il sostegno governativo.
Gli artisti a Singapore sono liberi di esplorare qualsiasi tematica, anche se le opere destinate agli spazi pubblici devono sottostare a dei precisi tabù, quali la politica e il sesso. L’installazione di Simon Fujiwara Welcome to the Hotel Munber, che presentava pornografia gay, è stata ad esempio rimossa dalla Biennale di Singapore. La consolidata fiera Art Stage sta comunque contribuendo a costruire un mercato artistico a Singapore, facendo concorrenza all’altra big asiatica, ArtHK, anche se il mercato nella sua interezza continua ad essere solo una frazione di quello di Hong Kong.

– Martina Gambillara

www.affordableartfair.com

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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