Nella leggendaria biblioteca di Umberto Eco. Al cinema

Con il documentario "Umberto Eco - La biblioteca del mondo", Davide Ferrario ci porta nel luogo domestico più amato dallo scrittore: tra migliaia di libri, ricordi e aneddoti, riscopriamo così la figura del grande Umberto Eco. Ecco il trailer

Nel suo bestseller “Il nome della rosa” il grande Umberto Eco scrisse: “Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto”. Questo la dice lunga sul suo pensiero e sul suo modo critico di guardare testi e contenuti letterari.

LA BIBLIOTECA DI UMBERTO ECO

Che fosse un fanatico della lettura sulla carta si evince anche dalla sua leggendaria biblioteca, costruita volume dopo volume – oltre 30 mila – nell’appartamento in piazza Castello, a Milano. Qui scelse di vivere con la moglie Renate Ramge per poter far spazio proprio alla sua mastodontica collezione di libri. Viene da chiedersi se fosse riuscito davvero, nei suoi 84 anni di vita, a leggerli tutti con la dovizia e dedizione di cui parlava nel romanzo con cui vinse il Premio Strega nel 1981. Fatto sta che la biblioteca di Eco, definita anche “Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica” ha contribuito, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, ad accrescere l’aura di personaggio colto che aleggia da sempre sul suo proprietario. Basti pensare che parte di essa è stata ricostruita presso la Braidense, in omaggio all’indimenticabile autore.

IL DOCUMENTARIO “UMBERTO ECO – LA BIBLIOTECA DEL MONDO”

Dal 2 marzo 2023 esce al cinema, distribuito da Fandango, il documentario “Umberto Eco – La biblioteca del mondo”, realizzato da Davide Ferrario, che aveva avuto accesso a questo spazio meraviglioso un paio d’anni prima che lo scrittore morisse. Il film porta sul grande schermo lo stesso Eco, ripreso tra gli scaffali, sul suo divano con il nipote e con gli altri familiari. Attraverso le sue parole e i ricordi dei suoi cari, il documentario “non solo descrive un luogo straordinario, ma cerca di afferrare il senso dell’idea di biblioteca in quanto “memoria del mondo”, come la definiva lo stesso Eco”. Partendo da una sfera intima e raccolta, la cinepresa mostra così la grandezza e ampiezza di vedute di un uomo che ha contribuito a rendere migliore la cultura italiana.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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