L’arte deve poter essere per tutti e dappertutto”. È il famoso concetto tanto caro a Keith Haring (1958 – 1990), che consiste nella volontà di portare l’arte nella strada per raggiungere quanta più gente possibile. L’arte quindi come idea che ne genera altre e come desiderio di libera espressione e comunicazione.
Tutto hai inizio nell’underground, nelle viscere della terra, nella metropolitana di New York, e più precisamente sui pannelli neri destinati ai manifesti della pubblicità, sui i quali Haring interviene con i suoi disegni. L’artista americano dipingeva in qualsiasi luogo, e uno dei suoi grandi meriti è stato quello di riuscire a collegare il mondo dell’arte ufficiale – il mondo delle gallerie e dei musei – con l’espressività di strada, anche quella nata nei sobborghi malfamati delle città. Secondo Haring, l’arte deve essere a disposizione di tutti, deve essere espressione di un’emozione e soprattutto deve essere vissuta prima ancora che praticata. In una sola decade di lavoro – dal 1980 al 1990 – è riuscito a diventare uno degli artisti più popolari del nostro tempo.

– Alberto Mattia Martini

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AutoreKeith Haring
CuratoreAlberto Mattia Martini
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Alberto Mattia Martini
Alberto Mattia Martini, critico d'arte e curatore ha al suo attivo numerose ed importanti mostre organizzate sia in spazi pubblici, che in gallerie private. Attualmente insegna Storia dell'arte, del costume e dei linguaggi artistici e Metodologia per la movimentazione delle opere d'arte, presso l'Accademia di Belle Arti Acme di Milano. Ha rivestito il ruolo di Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Rovereto e di Direttore Artistico presso la Lbera Accademia di Belle Arti di Brescia, dove ha insegnato anche Storia dell'Arte Contemporanea e Moderna. Giornalista inscritto all'albo nazionale, ha collaborato e collabora con numerose testate tra cui tra cui: Flash Art, D’Ars, Artein Espoarte e Artribune.com. É inoltre inscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici d'Ufficio del Tribunale di Parma. Ha collaborato per diversi anni, fino alla sua morte con Pierre Restany, noto critico internazionale nonché fondatore del movimento artistico del Nouveau Réalisme.