Cannes 2015. Dagli amori saffici di Haynes all’animazione targata Pixar: applausi per Carol e Inside Out

Quarta e quinta giornata di Festival, mentre cresce la febbre dei pronostici per i Palmares. Qualche sorpresa tra i film non in concorso, come nel caso della nuova animazione Disney-Pixar, che strega il pubblico e strappa un'ovazione in sala

A Cannes finalmente applausi per un film: stiamo parlando di Carol, storia saffica tra una ricca borghese della upper class newyorkese e una commessa di un grande magazzino. Sembra che abbia buone chance per entrare nel Palmares: i competitor, su cui si puntava inizialmente, si sono rivelati più scadenti o deboli del previsto, e questo film, che non ha qualità assolute, è diventato una valida alternativa. Il tema è forte e diventa ancora più incisivo se calato in un’epoca in cui tabù e conformismo asfissiavano la società americana.

ooney Mara e Cate Blanchett, protagoniste di Carol

ooney Mara e Cate Blanchett, protagoniste di Carol

Todd Haynes, però, è lento fino allo strazio, e nè Cate Blanchett Rooney Mara riescono a portare quel pathos che è la cifra fondamentale del coinvolgimento in una storia d’amore. Il tempo allora si dilata e anche se il film ha una durata inferiore alle due ore, la percezione è quella di restare seduti una settimana. Vincerà qualcosa, probabilmente.  Ma non è una notizia così buona.

Tutte le sorprese di questa edizione sembrano arrivare dal fuori concorso. È il caso ad esempio di Inside Out, nuovo film di animazione Disney-Pixar, diretto da Pete Docter: la presentazione in mattinata, con godimento estremo della platea, fiaccata dalle proiezioni mediocri dei giorni scorsi.

Pixar Post - Inside Out

Pixar Post – Inside Out

Louder than bombs, primo film inglese del norvegese Joachim Trier, ha invece delle buone qualità, ma non riesce a raggiungere il progetto ambizioso di partenza. Così l’atmosfera asettica e le situazioni oniriche, la fotografia liquida e lattiginosa, la colonna sonora elegante, sono tutti elementi che restano atomizzati l’uno rispetto all’altro. La sensazione finale è quella di un progetto molto ambizioso, ma non riuscito. Peccato. Moretti a questo punto comincia a riprendere quota nel possibile Palmares.

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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