Angelo Sarleti (Reggio Calabria, 1979; vive a Milano) introduce nello spazio raccolto di Six, una personale dai riferimenti visivo-sintattici compatti: Too big to fail o sull’immobilismo precario. Ben consapevole di riattivare linguaggi che passano attraverso corredi estetici appartenuti ad Albers, Calderara e, in parte, all’Op art, Sarleti ipostatizza la durata di crescita e decrescita del mercato finanziario, riproponendo letture di una legenda segnica lineare. Dai tratti inclinati. Grafici pittorici sovrapposti che, a partire dalla raccolta dei bilanci delle 29 banche ritenute ufficialmente troppo grandi per fallire, ma potenzialmente in grado di far collassare i mercati mondiali, descrivono entità non bancarie come l’American International Group, la General Electric, ma anche la Cina, gli Stati Uniti e il sistema dell’arte stesso. Ritratti e mappali ricostruiti attraverso precise suddivisioni compartimentali delle tele. Impasti bianchi, neri e gialli di superficie, come dati e grafici stocastici, interpretano la fallibilità umana attraverso l’imprecisione di pennellate e linee in grafite.
Ginevra Bria
Milano // fino al 30 luglio 2016
Angelo Sarleti – Too big to fail o sull’immobilismo precario
SIX
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