The Heart of Everything that is, perché nella personale visione della pittura di Todd Norsten (Sunbury, Minnesota, 1967; vive a Minneapolis) c’è tutto, una totalità che scava fino all’origine del lavoro, fatto di una qualità pittorica che si risolve sostanzialmente nei fondi morbidi e sottili al tatto, lavorati con una tensione che guarda al talento di Philip Guston. Del pittore cresciuto a Los Angeles è forse debitore della scelta di tornare a un certo figurativismo influenzato dai fumetti e dai cartoni animati. Norsten elabora però una ricerca in cui convivono il fare pittura come i “grandi” e la cifra rude del Minnesota. Il linguaggio di strada, le contraddizioni, l’ironia a volte spicciola, a volte critica e pungente, che emerge in modo più deciso e senza filtri nella serie dei disegni, rivelano l’attaccamento di Norsten ai fenomeni della vita quotidiana di cui si appropria costantemente. Il modo in cui l’artista declina i contenuti della parola sulla superficie del quadro crea un processo per il quale i caratteri e il fondo si assorbono a vicenda e non lasciano intravedere la disparità fra la tecnica lenta e curata e il gesto verbale che vi è inscritto.
Eleonora Milani
Roma // fino al 4 maggio 2016
Todd Norsten – The Heart of Everything that is
FEDERICA SCHIAVO
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