Le distinzioni di Alexander Wolff

Federico Bianchi, Milano – fino al 20 dicembre 2013. Assemblaggi materici concentrici e accostamenti di acrilici per tessuti danno vita alla terza personale di Alexander Wolff nella galleria meneghina. Nello spazio espositivo, la pittura assume forma plastica e la geometria ne scandisce il ritmo.

Alexander Wolff, Senza titolo, 2013, pittura murale e acrilico su mollettone, cm 380x300

Alla sua terza personale da Federico Bianchi, Alexander Wolff (Osterburg, 1976; vive a Berlino) decide di mostrare con maniacale precisione e maggiore nettezza il proprio percorso di smaterializzatore di superfici pittoriche. La mostra raccoglie infatti le opere di questi ultimi due anni, delle quali alcune sono state prodotte durante il soggiorno dell’artista a Los Angeles. L’iter pittorico, in galleria, si sviluppa però non solo a parete, ma diventando un elemento del vissuto, come un arazzo e un mobile componile. Compulsivo osservatore dei cambi di tratto, slittamenti che occorrono alla pittura per assecondare la schematicità dei propri supporti, l’artista tedesco scompone i processi che costituiscono la visuale del riquadro dipinto per crearne sezioni imbevute di colore. Campi al limite tra la resa scultorea e la deformazione plastica delle sfumature cromatiche.

Ginevra Bria

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Milano // fino al 20 dicembre 2013
Alexander Wolff
Federico Bianchi
Via Imbonati 12
02 39549725
[email protected]
www.federicobianchigallery.com

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Ginevra Bria
Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.