Da bambino tentava di inventare una pila che facesse buio. Alessandro Lupi (Genova, 1975; vive a Berlino) non c’è riuscito, ma non ha abbandonato il desiderio di sperimentare e giocare con la luce. La materia che plasma per le sue sculture è fatta di fili di poliestere, che dipinge con pigmenti fluorescenti e fosforescenti per poi illuminarli con luce ultravioletta. L’artista fa emergere sagome, con l’obiettivo di coniugare la scultura figurativa con l’elemento luminoso.
Questo significa rapportarsi anche con l’ombra, che usa come fattore ingannevole: i rami spogli installati alla parete paiono proiettare un riflesso rigoglioso, ma si tratta di un wall painting. Richiede la partecipazione dell’osservatore la serie, più recente, degli Specchi antiego, che riflettono qualunque cosa ad eccezione del volto di chi vi si trova davanti. Tutti vampiri.
Marta Cereda
Milano // fino al 7 dicembre 2013
Alessandro Lupi – Antiego
a cura di Nicola Davide Angerame
WHITELABS
Via Tiraboschi 2
348 9031514
[email protected]
www.whitelabs.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati