Non c’è strada migliore per Mandla Reuter

La Galleria Francesca Minini presenta la seconda personale di Mandla Reuter. Fra installazioni, proiezioni video, interventi di luce e dipinti astratti. “No such St” si presenta come una mostra che, indagando i confini dello spazio, ne svela una densa interiorità. Fino al 13 luglio.

La personale di Mandla Reuter (Nqutu, 1975; vive a Berlino) fa apparire lo spazio come un contenitore dalle molteplici proprietà, ancora completamente inesplorate. Come di consueto, l’artista tedesco adatta i propri interventi all’architettura del luogo che lo ha portato a spostarsi dal proprio punto di partenza. Reuter, infatti, attraverso Lift (2013) stabilisce una nuova relazione tra dimensione orizzontale e verticale, portando a riflettere sulla funzionalità (e la capienza) espositiva di via Massimiano. Il dialogo fra intervento artistico e spazio viene invece differentemente esplorato nel ciclo di opere Survey (2012). A seguito dell’acquisto di un appezzamento di terra nei pressi di Los Angeles, Reuter realizza una serie di lavori, conosciuti come blueprint, in cui viene nuovamente evidenziata la coesistenza tra rappresentazione fittizia e reale. Dando luogo a una ricerca bidimensionale, di tipo cromatico-astratta, raffinatissima.

Ginevra Bria

Milano // fino al 13 luglio 2013
Mandla Reuter – No such St.
FRANCESCA MININI
Via Massimiano 25
02 26924671
[email protected] 
www.francescaminini.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

Scopri di più