Nomadismi urbani. Per una nuova galleria a Milano

Tra catrame e cemento, dove il fischio del treno si sente ancora, Thiago Rocha Pitta ha costruito “L’Eremo”. Fino al 20 luglio lo si può visitare a Milano, nella neonata Gluck50.

Ha tolto le piastrelle e scavato nel pavimento della galleria. Ha eretto una struttura in cui il cemento segue i drappeggi del tessuto. Thiago Rocha Pitta (Tiradentes, Brasile, 1980) ha realizzato per la prima volta una delle sue tende in un interno.
Siamo in via Gluck, in una zona della città insolita per una galleria d’arte. Nella penombra del nuovo spazio espositivo, a luci spente, in un angolo si erge una struttura a tratti animalesca, preistorica. Si tratta della riproposizione di una tenda da campo delle popolazioni nomadi, dove il tessuto si trasforma però in cemento. L’antro buio, che dovrebbe offrire riparo e protezione, incute invece timore. Il pavimento diventa terra e macerie e l’oscurità si addensa tanto da impedire di vederne il fondo. Si entra in solitudine, non può che essere così: L’Eremo è di difficile accesso e prevede un allontanamento dalla collettività.

Marta Cereda

Milano // fino al 20 luglio 2013
Thiago Rocha Pitta – L’Eremo
GLUCK50
Via Cristoforo Gluck 50
02 45484623
[email protected]
www.gluck50.com

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Marta Cereda

Marta Cereda

Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.

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